Pallavolo. Campionesse e campioni del mondo ricevuti al Quirinale. Mattarella: “Siete stati formidabili”

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto ieri giovedì al Quirinale le nazionali di pallavolo femminile e maschile, vincitrici dei rispettivi Campionati del Mondo da poco conclusi.

Nel corso dell’incontro sono intervenuti i presidenti del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Luciano Buonfiglio e della Federazione Italiana Pallavolo Giuseppe Manfredi, gli allenatori della Nazionale italiana femminile Julio Velasco e della maschile Ferdinando De Giorgi, la capitana della squadra femminile Anna Danesi e il vice capitano dei maschi Simone Anzani.

Il Capo dello Stato, che non ha mai (nemmeno ieri) fatto mistero di seguire con attenzione e competenza la pallavolo, ha rivolto un saluto di risposta ai presenti. Tra questi c’erano anche le pantere dell’Imoco Volley Conegliano Sarah Fahr e Monica De Gennaro, entrambe (soprattutto Moki) vicinissime a Mattarella nell’ormai rituale “selfie col Presidente”, realizzato questa volta dall’ex pantera Loveth Omoruyi.

Il Capo dello Stato si è intrattenuto brevemente a colloquio con alcuni atleti, tra i quali Paola Egonu e la stessa De Gennaro.

Tra gli oratori di giornata, la capitana azzurra Danesi, ex pantera: “Signor Presidente, a nome di tutte le mie compagne di squadra intendo ringraziarla sinceramente per questo invito e per l’accoglienza che ci ha riservato oggi in una cornice straordinaria. Per noi non si tratta di una prima volta ma le emozioni che derivano dall’incontrarla oggi sono nuove e genuine, forse dettate dalla costante attenzione con cui guarda al mondo dello sport, e per la passione autentica che ha sempre dimostrato nei confronti della pallavolo. Lei la conosce, La segue e La ama: per noi, questo significa moltissimo. I numeri nel nostro sport sono fondamentali. Si vince raggiungendo un determinato numero in un set e solo mettendo assieme tre set si può vincere una partita. I numeri sono diventati i nostri compagni di viaggio negli ultimi due anni facendo da contorno a due estati indimenticabili e chissà, forse irripetibili. Questi numeri, la matematica, raccontano parte della nostra storia: 36 vittorie consecutive tra il 2024 e il 2025, pochissimi set lasciati per strada, un’infinità di punti messi a referto. Numeri, divenuti record, che impressionano, certo, ma che non bastano a spiegare davvero cosa c’è dietro questo gruppo. Perché quei numeri dicono tanto… ma allo stesso tempo non dicono tutto.

I numeri, signor Presidente, non raccontano le ore in palestra, i dettagli curati con ossessione, la fatica condivisa, gli allenamenti infiniti. I numeri non parlano delle rinunce, degli infortuni, degli addii, degli affetti a distanza, della pressione che accompagna i favoriti, dei momenti di buio, dei pianti, delle arrabbiature e delle attese che sembrano eterne.

Eppure è lì, in quei momenti, che si costruiscono le vittorie. È lì che questo gruppo ha dimostrato la sua forza più grande: l’entusiasmo con cui ha saputo affrontare ogni ostacolo, trasformando la pressione in energia, unendo esperienza e gioventù, valorizzando ogni singola atleta all’interno di un progetto comune.

Merito di uno staff incredibile, che ringraziamo pubblicamente e con forza: un gruppo di donne e uomini divenuti per noi fonte di ispirazione oltre che guida tecnica. Persone che ci hanno sostenuto con competenza, empatia e passione. Dietro ogni successo c’è stato il loro lavoro silenzioso ma fondamentale. Anche per questo essere qui oggi rappresenta per noi un onore immenso che non dovrà mai superare la responsabilità che vogliamo condividere tutte assieme: quella di essere considerate un modello. Un gruppo vincente, sì, ma soprattutto un gruppo unito nella diversità, capace di valorizzare le differenze e di esaltare le individualità. Questo è forse il nostro traguardo più bello, prima di ogni trionfo che ha caratterizzato gli ultimi anni.

Un ringraziamento speciale va anche alla Federazione Italiana Pallavolo, che ha creduto in noi in ogni fase del percorso, sostenendo e supportando ogni nostra necessità e scelta. Una Federazione capace di andare sempre più in alto prima dei nomi, oltre i nomi solo ed esclusivamente per amore di questo splendido gioco. E naturalmente un pensiero deve andare a tutte le tesserate – se mi consente ora intendo parlare alle ragazze che sognano all’ombra della rete – perché ci seguono ovunque, non facendoci sentire sole, nemmeno per un istante.

Oggi contiamo 281.349 atlete tesserate: un numero straordinario, che testimonia una passione in crescita e ci fa gridare con convinzione che il futuro della pallavolo femminile italiana non può che essere fantastico.

E a queste bambine e queste ragazze che sognano di arrivare fin qui, voglio dire una cosa semplicissima: fate sport. Fatelo a scuola e nel tempo libero, di giorno, di sera e se necessario anche di notte. Non ascoltate chi dice che lo sport è nemico dello studio. Perché lo sport allena la concentrazione, rafforza il corpo e la mente, e vi darà quella determinazione che vi aiuterà anche tra i banchi. Abbiamo tanti esempi di campionesse e campioni del volley che sono riusciti a completare con successo il loro percorso scolastico, senza mai dover scegliere tra un sogno e l’istruzione.

Signor Presidente, per noi oggi non è solo una celebrazione. Oggi si trova di fronte 28 persone tra ragazze e ragazzi che hanno sognato, sacrificato e alla fine ce l’hanno fatta. Due percorsi diversi caratterizzati da un amore comune. Essere qui, insigniti di tale onore è un qualcosa che custodiremo per sempre nel cuore. Dal canto nostro continueremo a dare il massimo per rappresentare l’Italia con orgoglio, dedizione e amore per questa bellissima maglia. Grazie di cuore. Viva la pallavolo. Viva lo sport. Viva l’Italia”.

Questo il discorso del Presidente Mattarella: “Bentornati. Vi ringrazio per i doni che conserverò con grandissima cura. Le medaglie sono vostre, le portate con orgoglio, e deve essere una sensazione straordinariamente coinvolgente. Siete stati formidabili, complimenti e grazie ancora per le emozioni che avete trasmesso. Siete stati seguiti in maniera appassionata da tutti gli italiani, da tutto il Paese. Vorrei estendere il saluto a chi non può esser stato presente oggi qui con noi, al capitano Simone Giannelli, che ringrazio per la lettera inviatami, a Myriam Sylla, ad Alessia Orro, a Roberto Russo e a Yuri Romanò. Sono molto contento per la presenza di Daniele Lavia, che ha partecipato anche lui al Mondiale con cuore e mente. Il percorso di queste due squadre è stato straordinario e pieno di fascino. Ringrazio tutti gli staff per la grande opera di accompagnamento, così come ringrazio i due commissari tecnici Julio Velasco e Ferdinando De Giorgi, per l’impegno e per quello che hanno messo in campo, fuori dal campo per poter far arrivare gli atleti nel miglior modo possibile, e anche soprattutto per l’estrema lucidità avuta durante i vari time out.

Un’azione di guida davvero eccelsa. Ho seguito gli incontri. Per le campionesse fino alla Polonia devo dire la verità che è stato un percorso davvero eccellente, ma la semifinale e la finale sono state entusiasmanti. Contro il Brasile e contro la Turchia sono stati due incontri di altissimo livello e molto impegnativi, complimenti davvero. Ai campioni vorrei dire che li ho seguiti dai quarti, sono stati fortunato perché non ho potuto vedere la partita con il Belgio. Ho avuto poi la sensazione che nel terzo set contro la Bulgaria i ragazzi volevano immettere un po’ di vivacità perché non fosse troppo piatta. Siete stati anche nella reazione nel quarto set veramente fantastici e padroni del campo.

Vorrei ringraziare molto Anna Danesi e Simone Anzani per quanto detto. Vorrei sottolineare una cosa in riferimento a un aspetto che magari a volte viene sottolineato. I sacrifici, le difficoltà, le rinunce, la pressione che si avverte, gli affetti personali a distanza, tutti questi elementi, rappresentano un prezzo che si paga e un sacrificio alto.

Naturalmente il tutto viene affiancato dalla passione, è questa la base dei successi. Ma trovo una ricompensa, nei successi e nell’affetto che vi circonda. Quell’aspetto, quello della preparazione, negli impegni faticosi per arrivare a questi livelli, non va mai dimenticato quando si apprezza il vostro impegno. Vorrei aggiungere che c’è un’altra ricompensa ai sacrifici e agli impegni che svolgete, che è quella di avere spinto, sollecitato, esortato e incoraggiato tante bambine e tanti bambini, tante ragazze e tanti ragazzi, a dedicarsi alla pallavolo o comunque a uno sport. Questo è un contributo grande per la vita del nostro Paese e per i nostri giovani.

Il Presidente Manfredi poc’anzi ricordava che le società di base, sparse in tante province, sono loro le protagoniste vere, così come le scuole e le palestre scolastiche. Questo è un elemento che aggiunge valore al vostro successo. I numeri importanti dei tesserati sono un patrimonio di impegno che contribuisce molto al benessere e al livello anche etico di comportamento della nostra Società. Tutto questo esprime una fiducia nei giovani.

Qualche giorno fa ero a Napoli per la cerimonia d’apertura dell’anno scolastico, ed era presente come ospite graditissimo Julio Velasco che ha fatto un intervento a difesa dei giovani e contro quelli della mia generazione, che ogni tanto si lamentano e li criticano. L’ho applaudito molto, con molto calore e convinzione, perché sono convinto che stia crescendo e stia venendo su una straordinaria e positiva generazione giovanile.

Questo incoraggiamento ai giovani si avvale anche del vostro esempio, del vostro trascinamento e nella dimostrazione che si possono avere dei sogni. Vorrei concludere dicendo a Ferdinando De Giorgi, che si augura di tornare presto per un’occasione simile… me lo auguro molto anche io. Mi auguro che ci vediamo presto per lo stesso motivo. Auguri, vi aspetto”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Quirinale.it – Presidenza della Repubblica italiana)
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