Mario Pavan, 66 anni, sposato e da sempre residente ad Arcade, è il candidato sindaco scelto dalla lista civica “Per Arcade” in vista delle prossime elezioni comunali del 14 e 15 maggio.
Dopo un periodo come dirigente d’azienda, Pavan ha avviato la propria attività nel settore della sanità. Nei primi anni Ottanta l’inizio della sua carriera politica come consigliere comunale, nei primi anni Novanta è stato eletto sindaco del comune. Dal 2005 per dieci anni è stato assessore. Due anni e mezzo fa era il candidato sindaco sempre della lista “Per Arcade” contro il compianto Fabio Gazzabin.
Che cosa la ha spinta a candidarsi sindaco ad Arcade?
Da arcadese puro ho sempre avuto la passione per le cose amministrative e pubbliche. Quello che mi ha spinto a candidarmi questa volta è la situazione dell’amministrazione comunale che è piena di problematiche. Abbiamo cercato di fare una lista formata da persone competenti come era da anni che ad Arcade non se ne vedeva per cercare di risolvere i problemi più importanti.
In caso di vittoria quali sarebbero gli interventi da compiere in breve tempo, diciamo entro i primi 100 giorni dalla sua elezione?
I problemi più importanti sono sicuramente la scuola materna e l’asilo nido. Quest’ultimo seppur richiesto più volte dai cittadini non è mai stato realizzato. Era arrivato anche un contributo statale di 30 mila euro mai utilizzato e che con molta probabilità andrà restituito.
Anche la situazione del personale è critica: ad oggi ci sono nove persone su sedici che ne servirebbero. Questo significa che se una di loro sta a casa si paralizza l’operato dell’amministrazione. Nel rapporto tra dipendenti e cittadini siamo uno degli ultimi comuni in Italia.
Quali invece quelli a lungo termine?
Sicuramente va risolta la situazione del palazzetto dello sport i cui lavori sono fermi da circa due anni in quanto l’amministrazione è andata in causa con la ditta. Avevano ottenuto un contributo dalla regione di 650 mila euro di cui 250 mila erano già stati anticipati. Soldi che sono stati restituiti con gli interessi perché non sono stati spesi.
È mancata poi una progettualità basti pensare che siamo tra gli ultimi in provincia per i contributi del PNRR di cui abbiamo ricevuto solo 500mila euro. Per noi è fondamentale la realizzazione di opere pubbliche e di una progettualità a lungo termine soprattutto per quanto riguarda la viabilità: con l’avvento della Pedemontana e con il casello di Povegliano, vicinissimo al nostro comune, sono necessari degli interventi visto che la viabilità ad Arcade è ferma al secolo scorso. Si sono succeduti piani regolatori e varianti e la viabilità non è mai stata toccata. La gente si aspetta piste ciclabile e messa in sicurezza delle persone e dei pedoni ed è quello che noi cercheremo di fare.
Parliamo di giovani, che sempre meno si sentono coinvolti nella vita politica del paese, quale è il vostro modo per dare la centralità che si meritano?
Quello dei giovani è un grosso problema. Nella nostra ultima amministrazione, che risale a 12 anni fa, avevamo un gruppo che lavorava nel sociale e si impegnava a creare spazi e opportunità per i giovani. Sono 12 anni che non si vede più niente. Cercheremo di portare avanti questo progetto mettendo assieme le associazioni, creando una consulta per portare a vanti il volontariato anche con la parrocchia che è fondamentale. Gli spazi non mancano basta solo mettersi d’impegno per realizzare qualcosa per i giovani visto che questi progetti non impattano nelle casse del comune.
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