101 anni fa nasceva Alberto Sordi: il ricordo della sua permanenza ad Asolo quando girò il film “Disco Volante”

Era il 1964, Alberto Sordi era già nell’Olimpo di Cinecittà, ma i paesi della provincia italiana ancora portavano i postumi della guerra.

Allora Asolo era un piccolo borgo, ancorato alle tradizioni e alla conoscenza empirica, ben lontana dalla Asolo di oggi, fortemente proiettata verso una dimensione internazionale.

Questo luogo fu scelto da Tinto Brass come set del suo primo film “Disco Volante”, in virtù di un legame affettivo con il paese, dato che vi era sfollato durante la guerra fuggendo da Venezia, sua città d’origine. Nonostante fosse un regista esordiente, il suo film “Disco volante” aveva un cast stellare: Alberto Sordi, Monica Vitti e Silvana Mangano.

Gli asolani commemorano il 101esimo anniversario della nascita dell’attore romano ricordando le riprese del 1964. Le riprese durarono appena due settimane, ma coinvolsero tutto il paese, non solo perché erano arrivati in città i più grandi attori del momento, ma anche perché molti asolani furono coinvolti direttamente nelle riprese.

Ricorda Enrico Grando (Chicco), che anche lui, molto giovane, fece la comparsa in una scena di “Disco Volante” girata al Caffè Centrale.

Per girare il film, – racconta Franca Franceschini il centro storico di Asolo fu chiuso e ogni giorno arrivava un furgone della produzione che portava dei cestini con prodotti alimentari che venivano donati a tutte le famiglie. Ci furono anche due feste organizzate dalla produzione alle quali venne invitato tutto il paese: una nella piazzetta del Municipio e una nella piazza maggiore. Sulla fontana erano stati appoggiati moltissimi taglieri di polenta, che la gente mangiava o usava per giocare”.

Sembra che Alberto Sordi alloggiasse a Villa Raselli, ospite della famiglia di mecenati asolani che ospitavano regolarmente gli attori e le altre persone che lavoravano alla produzione di film o spettacoli teatrali. Molto spesso l’attore andava a mangiare al ristorante “Due Mori” ed era ghiotto di pasta e fagioli, pollo alla griglia e tiramisù, come afferma la ex titolare Gabriella Zavattiero: “Una volta c’era molta cura nel preparare il mangiare, la pasta era fatta in casa, il pollo era selezionato personalmente da allevatori di fiducia e questi gusti semplici erano molto apprezzati da Sordi. Era una persona molto simpatica e gentile che ricordo con affetto”.

“Una volta gli ho chiesto “Alberto, è vero che sei tirchio?” e lui rispose “è colpa delle mie sorelle, che spendono troppo!”.

Nel film sono riconoscibili alcuni luoghi di Asolo: La chiesa di Sant’Anna, il Caffè Centrale, i portici di via Browning, il vecchio ospedale. Altre riprese furono fatte a Bassano del Grappa e a Mussolente. La trama prese spunto da un fatto di cronaca. Negli anni precedenti, infatti, alcune persone che abitavano in paesi lungo il Piave, sostennero di aver visto misteriosi oggetti volanti. In particolare, si ricordano tre avvistamenti nel 1954, a Orsago, Vittorio Veneto e Castelfranco Veneto.

Questi avvenimenti misteriosi sono alla base del film intitolato, appunto “Disco Volante”. Il contesto fantascientifico è in realtà un pretesto per criticare la borghesia corrotta del tempo. Alberto Sordi interpretava quattro personaggi, ciascuno dei quali mette in luce un aspetto grottesco della società provinciale di allora: il prete ubriacone, il conte effeminato e interdetto, il brigadiere dei carabinieri e il marsicano, ovvero un piccolo borghese meschino.

“Disco Volante” è all’apparenza una commediola, ma è un exposé di dinamiche di corruzione e potere tali da seppellire nell’indifferenza generale anche un evento sensazionale come l’arrivo dei marziani.

(Foto: per gentile concessione dei fratelli Botter e di Gabriella Zavattiero).
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