Ad Asolo il primo software di design 3D per la calzatura sportiva, anche l’Einaudi di Montebelluna ai test di sviluppo

La Design & Develop di Asolo ha relizzato “Botcha”, un software rivoluzionario specificatamente dedicato al design e, in modo particolare, rivolto allo Sportsystem.

L’azienda di via dell’Artigianato è storica nel panorama del distretto montebellunese dello Sportsystem, mantenendo da sempre una forte relazione con il territorio e la comunità, congiuntamente a una propensione e proiezione internazionale.

Tra gli ultimi progetti e, ed è il caso di specificare, tra le ultime creature, arriva così Botcha, il primo software tutto local di design tridimensionale.

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Presentato con i primi di dicembre scorso, è stato messo immediatamente a disposizione del pubblico e in particolare di vari istituti scolastici e di formazione superiore presenti sul territorio, selezionati per fornire dei tester chiave e feedback utili al miglioramento del software stesso prima della sua immissione sul mercato.

Gli istituti subito coinvolti sono l’Einaudi e Its Cosmo di Montebelluna, il Rosselli di Castelfranco Veneto, la Scuola Italiana Design di Padova, il Politecnico Calzaturiero di Stra e lo Iuav di Venezia. È dei giorni scorsi anche il coinvolgimento del Politecnico di Milano.

Agli studenti viene inoltre data la possibilità di prendere parte a un concorso di creatività con premi in buoni acquisto online offerti dall’azienda stessa.

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Ma Botcha, sottolinea Clausio Franco, consigliere di Sportsystem e fondatore, nel 1990, di Design&Develop, non si rivolge solamente a chi fa scarpe sportive: “Si tratta di un software che può avere applicazione in molti altri settori del design manifatturiero e significativamente nella pelletteria. L’iniziativa Botch with Botcha, rivolta alle scuole superiori specialistiche e alle università, si propone di sviluppare la creatività e le tecniche di design 3d dei partecipanti, mettendo gratuitamente a loro disposizione lo strumento digitale con cui realizzare gli elaborati da presentare a concorso“.

“Fa sì che i partecipanti siano coinvolti nel test ed il successivo sviluppo qualitativo del software messo a disposizione. Sarà così possibile – conclude – migliorare il programma grazie al contributo degli utenti stessi, offrendo ai partecipanti l’occasione di contribuire attivamente allo sviluppo di un progetto a forte ispirazione locale e territoriale, caratterizzato da creatività e propensione alla produttività”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Design & Develop).
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