Questa mattina, con l’inizio dei controlli da parte delle forze di polizia su attività commerciali ed esercizi pubblici, viste e ufficializzate le disposizioni del nuovo decreto Covid-19, sono stati riscontrati due casi di violazione del decreto sul territorio asolano.
Nonostante le varie campagne di sensibilizzazione e l’intenso interesse mediatico su quest’argomento anche a livello d’informazione locale, infatti, pare che non tutti abbiano compreso nella propria interezza le nuove regole preventive imposte dal Governo, forse sottovalutandone la severità.
A pagare le conseguenze di questa trasgressione, ad Asolo, è stato un salone di bellezza, dove una parrucchiera e il suo cliente, proveniente da un altro comune, sono stati denunciati per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, con gli estremi dell’art.650 del codice penale. Il costo, per entrambi gli individui accusati, è stato di 206 euro, ossia l’ammenda a valore massimo.
Il sindaco Mauro Migliorini risponde con severità: “Siamo in piena pandemia e se non rispettiamo le regole facciamo del male prima a noi stessi, poi ai nostri clienti e poi alla salute di tutti i cittadini”.
Visto che la sanzione economica non sembrerebbe essere un deterrente sufficiente per prevenire fatti come questi, ad Asolo come in tutta l’Alta Marca Trevigiana, viste le infrazioni ancora vigenti su tutto il territorio tra ieri e stamattina, gli organi competenti stanno valutando di aggravare la sanzione anche con una denuncia penale, che prevedrebbe l’arresto degli inadempienti fino a 3 mesi.
Dopo alcuni episodi di infrazioni sanzionate, avvenute nella giornata di oggi, è possibile che la cittadinanza tutta comprenda la gravità della situazione e scelga di non ignorare le disposizioni del decreto: se ciò non avverrà, come già dichiarato in precedenza, i reati contro l’inosservanza potranno aggravarsi nettamente.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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