Addio ad Angela Menegon Bernardi, signora degli ulivi di San Martino e testimone della civiltà rurale di Asolo: mercoledì il funerale

Se ne è andata a 92 anni Angela Menegon, una delle ultime testimoni della civiltà rurale di Asolo e fedele custode dell’uliveto che ricopre la collina di San Martino, alberi piantati dal marito Guerrino Bernardi ed oggi coltivati dal figlio Bruno, da cui viene estratto l’olio d’oliva DOP della varietà autoctona Asolana.

La matriarca di casa Bernardi fino all’annata 2018, a novant’anni d’età, ha partecipato alla raccolta a mano delle olive, insieme ai propri familiari. Poi nel 2019 l’uliveto non ha dato frutti e la raccolta è saltata, mentre nell’autunno del 2020 è stata l’età ormai troppo avanzata a frenare la vigoria dell’anziana signora, che si è spenta nel pomeriggio di ieri, sabato 5 giugno, per i postumi di una broncopolmonite (contratta il 2 gennaio), nella casa colonica sulla sommità del colle antistante la Rocca, dove viveva con la famiglia del figlio.

Angela Menegon era nata ad Asolo il 7 maggio 1929, l’anno della grande gelata che aveva flagellato campi, vigne e frutteti. Proveniva da una famiglia di contadini, fittavoli dei signori di Villa Barbini.

Nel 1952, a 23 anni, aveva sposato Guerrino Bernardi, più anziano di dieci anni e proprietario della casa e tenuta agricola sulla collina di San Martino. Guerrino, originario di Monfumo, in quel vecchio casolare era arrivato a 4 anni, accolto nella famiglia degli zii dopo la prematura morte della madre. Deceduti anche gli zii, il giovane Bernardi nel 1942 aveva acquistato l’intera proprietà agricola dal ricco proprietario che voleva disfarsene.

Reduce dalla guerra, combattuta in Albania e in Francia, Guerrino Bernardi era tornato nella sua Asolo, innamorato della collina dove era cresciuto e vi aveva avviato l’attività di contadino. In quell’antica casa in pietra, affacciata sulla pianura, nel 1952 era entrata Angela, salendo a piedi la ripidissima strada nel bosco che ancora conduce alla tenuta Bernardi.

L’abitazione rurale all’epoca era priva di acqua corrente, luce e gas ma la giovane sposa, tenace e determinata, vi aveva apportato i necessari miglioramenti, affiancando il marito nella conduzione dell’azienda fino alla morte di Guerrino, avvenuta il 2 novembre 2004 a 85 anni.

In questa abitazione sono nati i suoi figli Bruno e Annamaria, ed è sempre tra queste mura familiari che Angela Menegon ha esalato l’ultimo respiro, idealmente circondata dagli amati ulivi.

“Nostra madre ha fatto tanti sacrifici per farci studiare, affinchè noi figli avessimo una vita migliore – ricorda commosso Bruno Bernardi, stimato produttore di olio asolano e direttore dell’A.Pro.La.V., l’associazione produttori latte del Veneto – Fisicamente era esile, ma era una vera forza della natura, non si stancava mai. In vita sua non aveva mai visto l’ospedale, nemmeno quando ha partorito me e mia sorella, che siamo nati in casa con il solo aiuto della levatrice. Nell’etichetta del nostro olio Casa Bernardi c’è la fotografia della sua mano che raccoglie le olive. E’ con questa immagine che la vogliamo ricordare”.

Mercoledì 9 giugno, alle 10.30, le sarà dato l’ultimo saluto nel duomo di Asolo, accompagnata dalla numerosa discendenza: oltre ai figli Bruno e Annamaria, la piangono la nuora Ginetta, il genero Pietro, i nipoti Lorenzo con Michela e Paolo con Sara, i pronipoti Tommaso, Riccardo e Alma. Seguirà la sepoltura nella tomba di famiglia a Casella d’Asolo.


(Foto: per gentile concessione della famiglia).
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