Api come sentinelle custodi della biodiversità ad Asolo come in tutto il mondo: è stata questa l’idea dibattuta e lanciata questa mattina al vertice organizzato a Orvieto da Cittaslow, dove si sono incontrati il presidente internazionale, nonché sindaco di Asolo, Mauro Migliorini, il segretario generale Pier Giorgio Olivetti, la presidente della commissione ambientale della Camera dei Deputati, l’onorevole Alessia Rotta e, connessi in streaming, molti altri rappresentanti e amministratori dalle 87 città italiane che aderiscono alla rete.
Proprio Cittaslow si è presa l’onere di portare avanti un progetto di sensibilizzazione, chiamato CittaslowBee, che mira a ripristinare e mantenere la biodiversità che rende tanto unica l’Italia attraverso la difesa dei piccoli insetti gialli e neri, che mantengono ancora, nonostante l’avanzamento tecnologico, un ruolo insostituibile nel sostentamento del pianeta.
A livello di numeri, in Italia i “cittadini delle arnie” sono 132 miliardi, con oltre 23mila tonnellate di miele prodotte all’anno e 1 milione e 734mila alveari attivi.
Non tutti sanno che l’Italia è leader nel mondo non solo per qualità di miele, ma anche per varietà, circa 60 in tutta la penisola.
Nel suo discorso, parlando come presidente dell’ente ma pensando anche ai cento orizzonti della sua città, il sindaco Migliorini ha elencato con numeri e fatti i vantaggi di avere una comunità e degli agricoltori che lavorano in sinergia con le amministrazioni per dare il giusto spazio alle api, dando loro modo di fare il loro lavoro e “riportare la primavera” ogni anno da qui a questa parte, così come è sempre stato. “Cittaslow ritiene che le api siano le “sentinelle della biodiversità” e le “sentinelle della vita”, perché l’ape e il bio-indicatore del nostro ecosistema – afferma il primo cittadino – Per questo è nostro dovere tutelarle”.
In previsione della Giornata mondiale delle api, il 20 maggio, alle amministrazioni sono state suggerite delle azioni che favoriscano questi obiettivi: la semina di fiori ed essenze mellifere e la piantumazione di piante autoctone nei parchi urbani e nelle aree pubbliche; la concessione in uso gratuito di aree pubbliche per l’installazione di apiari; il divieto all’utilizzo di fitosanitari ad azione erbicida nelle aree pubbliche o aperte al pubblico; la cooperazione con le associazioni locali di apicoltori; la promozione di corsi di educazione ambientale e tutela della biodiversità per la popolazione e i portatori di interesse; l’organizzazione di passeggiate tematiche e didattiche nel territorio comunale e programmi di “educazione alle api” nella scuole di ogni ordine e grado.
Il “Manifesto” di Cittaslow, in parallelo agli scopi delle Città del Miele, tra cui spunta anche Asolo, propone azioni concrete anche per la cittadinanza, come la cura dei giardini e dei balconi fioriti e la creazione nel contesto urbano di piccoli habitat per le api, coltivando piante e fiori capaci di nutrirle e aiutandole così non estinguersi.
Parallelamente, questo dialogo è stato condiviso anche con le altre 213 Cittaslow all’estero: l’eco di questo impegna arriva anche da alcune località della Cina.
(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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