Arrivano i primi tre ospiti per il centro d’accoglienza di via Forestuzzo: i bambini delle scuole dell’infanzia abbelliscono le stanze per i profughi

Ad Asolo è stato recentemente completato il centro d’accoglienza per i rifugiati ucraini: ieri sera la struttura dell’ex scuola di via Forestuzzo, sopra l’ufficio dei servizi sociali e a fianco al parcheggio Cipressina, ha avuto i suoi primi tre ospiti, una mamma, una bambina di otto anni e un cagnolino, giunti nella città dei cento orizzonti dopo oltre venti ore di viaggio in autobus.

Il centro si trova al piano superiore, con due stanze munite di tre letti e una sala più ampia che può fungere da dormitorio. In un’altra sezione è stata predisposta una cucina e nei bagni sono state installate due docce. In tutto, il rifugio, che prima era sede di varie associazioni, potrà accogliere dieci o dodici persone.

Gli arredi sono stati in gran parte donati da enti, come CNA Asolo e Confartigianato Asolo Montebelluna, e altre attività e privati della zona, mentre la Caritas ha provveduto alle forniture alimentari.

Ad abbellire le stanze della struttura, oltre al panorama sulla collina di San Martino, ci hanno pensato i bambini delle scuole dell’infanzia: si notano sulle pareti disegni rassicuranti capaci di trasmettere quei messaggi che, a parole, se detti in italiano o in inglese, molti ospiti ucraini non sanno comprendere.

I bambini coinvolti nel progetto sono stati quelli degli istituti “Sacro Cuore Di Maria” di Casella d’Asolo, “E. De Amicis” di Asolo, “Brandolini Falier” di Villa d’Asolo e “Bernardi-Torretto” di Pagnano d’Asolo.

“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito, donato, offerto – lascia scritto il sindaco Mauro Migliorini – Quest’attività, coordinata con i Servizi sociali di Asolo, permetterà di accogliere in un luogo dignitoso le persone che scappano dalla guerra. Benvenuti”.

“Vedendo arrivare questa famiglia, ieri sera, mi è stretto il cuore, ho percepito la tristezza di aver dovuto abbandonare la loro casa, – afferma l’assessore con delega ai Servizi sociali Andrea Canil – È doveroso aiutarli, non solo loro, ma anche gli altri profughi. Su questo aspetto Asolo è sempre stata sensibile: infatti siamo uno dei pochi Comuni ad avere il Servizio Accoglienza e Integrazione”.

(Foto: Comune di Asolo).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts