Asolo, anticipazioni sul dossier Ipa Montegrappa: 152 progetti per la conservazione e sviluppo dell’ecosistema

Si è svolto oggi alla Fornace dell’Innovazione di Asolo, un primo incontro con la stampa per anticipare i temi e termini dell’incontro di questo venerdì, in cui verrà presentato il dossier di candidatura del Monte Grappa a riserva della biosfera Mab Unesco. L’ambizioso percorso portato avanti da 25 comuni e 3 province, tra trevigiano, vicentino e bellunese, ha raggiunto infatti uno stadio in cui è pronto a esporre 152 progetti, spiegati in ben 480 pagine e 19 capitoli, che riassumono gli ultimi 4 anni del Massiccio del Grappa e sottolineano i suoi valori tra conservazione e sviluppo.

Tra i principi prefissati, conservare la biodiversità, rinnovare l’identità locale, valorizzare i paesaggi e contrastare il dissesto sono quelli prioritari per il tavolo di coordinamento, che nonostante il covid è riuscito a stilare un documento corposo e ricco di proposte, alcune delle quali già in atto. Sono 19 le aree Mab in Italia diffuse su tutta la penisola, ma quella del Montegrappa sarebbe l’unica a venire proposta quest’anno, quindi il tifo per la buona riuscita di quest’impresa potrebbe rivelarsi nazionale.

È Paolo Mares, presidente dell’Ipa Montegrappa, a presentare i componenti del tavolo di lavoro che hanno stilato e procederanno a presentare, in forma rivista in lingua inglese, il dossier al comitato Mab nazionale e poi, con il vero e proprio esito, all’Unesco: oltre a lui, Valentina Fietta, vicesindaco di Mussolente e vice presidente dell’Ipa, il sindaco di Seren del Grappa Dario Scopel e il sindaco di Valbrenta Luca Ferazzoli, come rappresentanti dei comuni rientranti nelle rispettive province.

Infine a raccontare i passaggi e i numeri Anna Agostini, consulente per la parte tecnica. “Sono contento di far parte di questo gruppo – afferma Mares, ringraziando tutti i rappresentanti presenti alla riunione – siamo orgogliosi e non ci siamo fermati durante il Covid. Si tratta di una locomotiva vincente, che mette insieme 25 comuni per valorizzare una biosfera ricca e diversificata”.

I vantaggi sperati da questo risultato starebbero nella concretizzazione delle aree progettuali, con il relativo apporto economico, ma anche nell’informazione e nella formazione, sia come proposta turistica che per il mantenimento degli ecosistemi, in modo da renderli sostenibili. In molti i privati e gli investitori che hanno già prenotato un posto per questo venerdì e altrettanti stanno già prevedendo operazioni strategiche per anticipare l’ottenimento del titolo di Mab Unesco.

Qualche dubbio ancora su come snellire la governance che andrà poi a coordinare la vasta zona, che si renderebbe di primo acchito più complessa visto il numero di componenti nel comitato di gestione, 31 per l’esattezza. La soluzione potrebbe stare in una cabina di regia ristretta, con compiti prettamente tecnici ed esecutivi, o una divisione per aree tematiche, che vedrebbe così una gestione più agile delle progettualità legate al Mab.

Molte iniziative sono state previste nel periodo di attesa tra presentazione e proclamazione: date di preparazione al grande via libera dell’Unesco, che dovrebbe arrivare, con la speranza della comunità del Grappa, nella primavera del 2021.


(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).

(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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