Questa mattina, in qualità di infermiere, il sindaco di Asolo Mauro Migliorini si è sottoposto al vaccino Pfizer presso il punto vaccini di Riese Pio X: è tra i primi sindaci della Marca.
La sua professione richiede questa procedura per poter lavorare a stretto contatto con i pazienti senza esporsi al rischio di contagio ma, a prescindere dai doveri legati al proprio lavoro, il primo cittadino ha colto l’occasione per farsi portavoce di un messaggio rivolto ai suoi cittadini e non solo: “Il vaccino è un’arma che il mondo della ricerca mette a disposizione di tutti per combattere il virus. L’unica a nostra disposizione finora. Più persone la usano, più sarà breve l’attesa per tornare alla normalità”.
Nei primi mesi di lockdown, Migliorini aveva lasciato la fascia al vicesindaco Franco Dalla Rosa e ai suoi assessori, limitando al necessario i contatti con la città e con i cittadini, ed era tornato a lavorare full-time tra le corsie del reparto covid del San Valentino a Montebelluna: “Un anno fa il vaccino non ce l’avevamo. Chi ha lavorato all’interno del mondo della medicina, ne capisce a pieno l’importanza. Ringrazio profondamente il mondo della sanità e della medicina, quella della scienza e della ricerca, che hanno raggiunto risultati impensabili”.
Secondo Migliorini, l’invito a considerare il vaccino come una salvezza, rigettando lo scetticismo verso la comunità scientifica, si acuisce anche riflettendo sul fattore temporale: “Prima accettiamo il vaccino come soluzione, prima riparte l’economia, la cultura, gli eventi, il turismo”.
Tra il ventesimo e il trentesimo giorno il primo cittadino di Asolo verrà richiamato per una seconda dose, nel frattempo, entro marzo, si attende l’arrivo del nuovo vaccino Johnson&Johnson.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: Mauro Migliorini).
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