Ieri, il 3 ottobre, sarebbe stato il giorno del suo compleanno e sul suo profilo Facebook in tanti gli hanno fatto gli auguri, con l’affetto e il rispetto che si dedica a un vero artista: Francisco Florian Steiner, noto fotografo, autore e artista a tutto tondo, che trascorreva gran parte del proprio tempo ad Asolo, nella sua casa ricchissima di oggetti particolari ed esotici, ma anche di libri di fotografia e di una quantità notevole di scatti, si è spento improvvisamente.
La sua scomparsa lascia turbati tutti quelli che in città, ma anche a livello internazionale, l’hanno conosciuto per le sue fotografie, ma anche per il suo carattere sempre disponibile e accogliente, per quanto innegabilmente eccentrico.
La carriera artistica di Steiner è stata davvero intensa e ricca di avvenimenti, caratterizzata da una creatività e una genialità che, come spesso accade nel caso dell’arte, trova strette le formalità e le abitudini del vivere comune: il fotografo, di origini meranesi (nobili, per altro), ha vissuto in Giappone e si è affermato come fotografo di scena nei dietro le quinte dei film di Michelangelo Antonioni, che “se lo portava sempre appresso”.
Nell’ambiente cinematografico ha scattato ritratti di personalità di ogni tipo e la quantità di fotografie di cui ancora manteneva un archivio è incredibilmente vasto, come assicura chi ha avuto la fortuna di vederlo. Una delle sue opere originali è custodita al Caffè Centrale, proprio sopra al banco.
Qualche anno fa, a Steiner è stata dedicata una mostra a Merano, dedicata ai “Pezzi unici” realizzati tra il 1958 e il 1985, considerati i capolavori dell’artista. Il fotografo aveva un rapporto spensierato con la sessualità, che amava esprimere in casa attraverso l’esposizione di sculture e oggetti. Fuori dalla sua casa in centro ad Asolo, una targa recita: “Qui non ha mai dormito Napoleone ma bona parte de femine asolane e foreste”.
(Foto: Facebook di Francesco Steiner – fotografia di Anthony G. Morris).
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