Asolo si riprende l’estate: itinerari, plateatici e differenziazione portano a casa oltre mille turisti a weekend

Un migliaio i turisti registrati ad Asolo negli ultimi weekend: un segnale che fa davvero sperare di aver parzialmente scongiurato a livello locale la grande crisi turistica che tanto era stata annunciata durante gli ultimi mesi di pandemia.

Nel piccolo borgo e nelle sue colline adiacenti, dove si sono sempre notate dinamiche turistiche particolari, hanno ricominciato a fermarsi viaggiatori italiani e stranieri a piedi, in auto, in moto e, tanti, tantissimi, in bicicletta: nei bar del centro storico al sabato e domenica ricomincia a essere difficile trovare una sedia e anche la questione parcheggi, sempre durante il weekend, ritorna a dimostrare che la cittadina ha ricominciato a respirare un’atmosfera estiva.

L’oasi di Asolo può contare sull’appoggio di una notevole quantità di “nomine”, tra cui Città Slow, Città del Miele e dell’Olio, associazioni di cui fa parte, e sul lavoro di un’amministrazione che pone l’accoglienza turistica tra le priorità: il dialogo speciale che è stato col tempo costruito, anche in modo spontaneo, tra il Comune e tutto ciò che può promuovere il borgo a livello nazionale e internazionale ha senz’altro aiutato la città a risollevarsi prima dalla grande stasi della pandemia.

La vera chiave di questa ripresa, però, si può individuare nella scelta di differenziare le attività proposte: molte attività all’aperto, come passeggiate ed escursioni, che portano l’ospite a non trovarsi mai in una condizione di affollamento, ma di tranquillità e distanziamento.

Per quanto riguarda la visita ai monumenti, invece, gruppi piccoli e facilmente gestibili, con guida dedicata, dispositivi di sicurezza, spazi ampi e percorsi prestabiliti; il tutto per scongiurare il rischio che qualcuno tema il contagio.

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Dal Medioevo alle trincee della Prima Guerra mondiale, Asolo diventa così un piccolo, concentratissimo, mosaico di percorsi dove i tour e i temi trattati riescono tuttavia a non ripetersi quasi mai, se non al momento dell’aperitivo o della cena.

Dopo la notizia dell’apertura della monumentale Rocca, che già di per sé ha portato moltissimi ospiti a volerla visitare, anche la cultura ha vissuto di quest’esplosione di risposta da parte del pubblico: ricominciano massicce le iniziative che coinvolgono più punti d’interesse nella città, dalla Galleria Browning al Museo Civico, dove già da questo venerdì ricominciano mostre e presentazioni, come quella di questo venerdì, dove Armando Bonato Casolaro presenterà il suo nuovo libro “Basta solo che sorridi” edito Historica.

Anche le attività commerciali, specialmente i bar, hanno combattuto con le proprie armi questa guerra alla crisi del turismo e l’hanno fatto sfruttando al meglio gli spazi aperti offerti dal Comune per agevolare la consumazione all’aperto: “È necessario anche premiare la creatività degli esercenti – afferma il sindaco Mauro Migliorini – che hanno reso il centro storico di Asolo un bellissimo giardino, con l’uso dei plateatici messi a disposizione: chi con roseti, chi con piante verdi, chi creando dei veri e propri giardini con spiaggetta anni ’60”.

Ed è con questo tema anni ’60, che si sposa bene con alcune delle attività culturali proposte, con il mercatino dell’antiquariato, con la storia dei personaggi che hanno amato questo borgo e con l’atmosfera letteraria che Asolo inevitabilmente tende a ricreare, che la città e i dintorni di essa, comprese quelle località meno conosciute che vivono comunque del turismo asolano, si preparano a un’estate dove si decideranno le sorti di alcune attività, fortemente danneggiate dal periodo di chiusura ma soprattutto dalla cancellazione delle prenotazioni per quest’estate.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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