Asolo, soste brevi last minute e check-in in lingua tedesca: il quadro della situazione per le maggiori strutture ricettive del borgo

Deboli segnali di ripresa: si riassume con queste tre parole la situazione descritta da alcune delle più capienti strutture ricettive del territorio comunale di Asolo, che dopo due anni tornano a registrare le prime prenotazioni per l’estate. 

Non si tratta quasi mai, come anche prima del covid, di soste lunghe, ma di fughe romantiche o weekend alternativi all’insegna dell’enogastronomia, lontano dai litorali affollati o dalle lunghe code per la montagna: soggiorni brevi che agevolano le gestioni abituate a consegnare e riprendersi le chiavi nell’arco di 12 o al massimo 24 ore, ma che impattano sugli hotel nati per fornire il pacchetto completo, pranzo e cena, a ospiti più “fedeli”.

Secondo la testimonianza degli albergatori, nella bella Asolo ancora non si vedono e non si vedranno pernottare gli americani e gli inglesi, che hanno lasciato il loro posto a visitatori di lingua tedesca.

Intervistando tre delle principali strutture ricettive della località, si raccolgono testimonianze certo positive, ma anche consapevoli del fatto che l’estate 2021 potrebbe non dare la soddisfazione che tanto si attendeva.

“Abbiamo riaperto il ristorante – raccontano le titolari dello storico Albergo Al Sole, sopra la piazza del centro storico – e abbiamo percepito una gran voglia di ritornare alla normalità. Nonostante questo, a maggio abbiamo avuto circa un terzo delle presenze normali. Per noi la perdita maggiore sono stati gli ospiti statunitensi: comincia a esserci qualche richiesta per settembre e si sentono delle notizie incoraggianti anche per quanto riguarda l’Italia. Nel frattempo, ci siamo dati da fare e nel periodo invernale abbiamo organizzato delle lezioni di tiramisù online con uno chef di prestigio, aprendo l’iniziativa al pubblico ogni lunedì al pomeriggio”. 

“Qualche segnale in più c’è – rispondono dall’Hotel Asolo, di via Castellana, dove parte della clientela è anche quella fascia di utenti che si spostano per lavoro – per qualche giorno di primavera il tempo ci ha dato una mano. C’è stato un aumento di clienti italiani, specialmente dalla Lombardia e dal Friuli, ma per quanto riguarda il soggiorno medio al momento non ci sono variazioni. Ciò che è certamente cambiato è il metodo di prenotazione: abbiamo ricevuto diversi arrivi last minute, alcuni addirittura last second”.

Per strutture che lavorano con i professionisti in movimento, come l’Hotel Asolo, anche la Pedemontana potrebbe rivelarsi un vettore utile: “Questo a patto che anche le strade che portano all’autostrada vengano adeguate e che si ritorni a discutere del costo del pedaggio”.

“C’è ancora un po’ di timore – affermano dal Duse, lungo via Browning – Abbiamo diversi clienti storici da Pordenone, Vicenza e Padova che vengono fin qui in bicicletta: si fermano a bere un caffè e a scambiare due chiacchiere, ma non si fermano a dormire come erano soliti fare, nemmeno una notte. Abbiamo perso anche alcuni clienti spagnoli, che restavano qui qualche giorno. Quando torneranno sarà bellissimo, ma fino al loro arrivo ci sono i fiori ai balconi da mantenere”. 

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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