Pare ormai chiaro che la filosofia della scalata di Asolo al riconoscimento Unesco si concentri sul recupero degli elementi architettonici che caratterizzano da secoli il centro storico: dal primo step di lavori alla Rocca, ai giardini del Castello Regina Cornaro, illuminati anche alla sera, dai progetti di restauro degli archivi storici e del museo, alla metanizzazione di via Browning.
In alcuni casi, come quest’ultimo relativo alla strada più storica e conosciuta della città, l’amministrazione ha dovuto contare anche sulla pazienza dei cittadini, che in seguito a degli incontri pubblici hanno potuto comprendere le necessità di aprire cantieri piuttosto ingombranti ma importanti per l’abitabilità del piccolo centro cittadino. L’equilibrio tra mantenimento e fruibilità del centro potrebbe così rivelarsi il sottotitolo del dossier.
L’opera in corso al Portello Colmarion, annunciata già nel 2018 e poi nel gennaio del 2020 dopo l’ottenimento di un finanziamento ministeriale pari a 90 mila euro, ha avuto inizio qualche giorno fa: la ditta ingaggiata sta rafforzando la struttura ed estirpando la vegetazione in eccesso.
L’installazione delle scaffalature che permettono ai restauratori di lavorare anche alle maggiori altezze del Colmarion, risalente alla seconda metà del 1300, non è stata semplice per via della mancanza di porzioni di suolo pianeggiante, ma il problema è stato risolto creando un palchetto orizzontale.
Nel primo tratto della discesa verrà creata una gradinata con corrimano, in quanto i ciottoli di fiume sono piuttosto scivolosi quando piove. Di sera, il portello verrà illuminato per esaltare l’aspetto letterario del quartiere.
Anche la scala al terrazzino di Piazzetta Duse, sotto il castello, è stata installata questa mattina, con qualche giorno di ritardo dovuto al maltempo di queste ultime settimane. Spiccano così nuovi orizzonti per quel centro storico la cui considerazione era stata oggetto di sorpresa persino per Sgarbi, il quale aveva realizzato in un’intervista con Qdpnews.it presso Villa Soligo (qui il link), sorprendendosi del fatto che la città non fosse ancora stata riconosciuta dall’Unesco.
Il sindaco di Asolo Mauro Migliorini, intervistato sul tema durante un sopralluogo al Portello con il vicesindaco Franco Dalla Rosa, ha dato merito a tutte quelle personalità nazionali ma anche internazionali, della storia contemporanea e, prima, di quella moderna che hanno contribuito a mantenere la città così come oggi appare. “Come amministrazione abbiamo deciso di investire attraverso azioni concrete per valorizzare il territorio e questo ci consentirà di raggiungere l’obiettivo” afferma fiducioso Migliorini.
A tifare per il traguardo, però, ci sono anche diversi enti a livello nazionale, regionale e locale, ma anche associazioni e privati che vedono in Asolo una risorsa tanto preziosa quanto promettente.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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