È passato da essere una vittima e imputato in un processo per estorsione. E ora per M.H 42enne albanese residente a Cavaso del Tomba, è arrivata la condanna a una pena di 1 anno 1 mese e 10 giorni di reclusione.
L’uomo era accusato di aver tentato di estorcere 50 mila euro a R.P. 53enne di Asolo che lo aveva urtato con l’auto e l’aveva fatto cadere fuggendo senza prestargli soccorso. I fatti contestati risalgono al 2015, è infatti nell’ottobre di quell’anno che, in via Valcavasia a Cavaso, il 42enne in sella alla sua bicicletta era rimasto vittima del sinistro stradale.
A provocarlo uno dei tanti pirati della strada che spesso restano senza un nome. Ma la vittima, un 40enne di origine albanese, si era improvvisato investigatore ed era riuscito a risalire a un filmato nel quale si vedeva l’auto che lo aveva investito.
E quindi a incastrare il pirata, il 53enne che per questo era stato condannato a una pena di 9 mesi di reclusione e a 1 anno e 7 mesi di sospensione della patente. Ma dopo averlo denunciato ai carabinieri, il 40enne si sarebbe presentato dal 53enne che, messo alle strette, avrebbe confessato.
A quel punto però la vittima si sarebbe trasformata in estorsore, tentando di farsi consegnare 50 mila euro e minacciandolo che, se non li avesse avuti, avrebbe fatto del male a lui e alla sua famiglia, tanto che l’automobilista si era detto pronto a pagare e i due si erano dati appuntamento per lo scambio.
L’estorsione però, era stata bloccata dai carabinieri. E la denuncia era scattata anche per il 40enne che, assistito dall’avvocato Luisa Osellame ha cercato di difendersi sostenendo che non si era trattato di una richiesta estorsiva ma di un esercizio arbitrario delle proprie ragioni rispetto a quello che era accaduto. Tesi difensiva respinta però dal giudice che lo ha condannato per estorsione.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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