Concorso Upvivium, 26 squadre in lizza tra ristoratori, produttori e agriturismo: chi saranno i campioni del Monte Grappa?

È stata una grande soddisfazione per l’Ipa Terre di Asolo e del Monte Grappa riscontrare un’ampia partecipazione alla selezione all’“Upvivium”, concorso nazionale al quale la Biosfera Mab Unesco del Monte Grappa parteciperà scegliendo il suo campione tra ventisei squadre locali, risultato della collaborazione tra novanta ristoranti, produttori locali e agriturismi nelle tre province di Belluno, Vicenza e Treviso.

Il progetto, che ha l’obiettivo di favorire e incrementare l’utilizzo delle produzioni agroalimentari nel settore delle Riserve di Biosfera e al contempo sensibilizzare i ristoranti alla valorizzazione delle specialità del posto, prevede infatti una fase di valutazione semifinale a ottobre che consentirà di selezionare le quattro squadre che si sfideranno in una cena di gala, già a calendario per il dieci novembre: da questa cena, la giuria sceglierà il proprio campione, che competerà a Colorno contro altre riserve Mab.

Il Grappa, visto l’ampio paniere di prodotti tipici (e sorprendente nella lunghezza dell’elenco di queste specialità anche meno conosciute), avrebbe ottime possibilità di distinguersi per l’originalità di questi sapori autentici.

Alla conferenza stampa di ieri mattina, giovedì, a Villa Fietta, sede dell’istituto Maffioli a Pieve del Grappa, la presidente dell’Ipa Annalisa Rampin, la sua vice Angelina Todesco, coordinatrice dell’iniziativa, l’assessore al turismo e all’agricoltura della Regione Veneto Federico Caner, il dirigente scolastico dell’Ipsaar Maffioli Nicola Zavattiero e Remigio Parisotto per Banca delle Terre Veneto, hanno raccontato dell’ottima riuscita del concorso e dei motivi che hanno spinto questa sinergia di enti a credere nel progetto. Erano presenti anche vari ristoratori e produttori aderenti all’iniziativa.

Durante la conferenza è stato lodato il valore del lavoro di squadra tra ristoratori e produttori, che porta avanti quella filosofia a chilometri zero che sia l’Ipa, sia la Regione Veneto vogliono promuovere. Si è parlato anche del termine “giacenze alimentari”, coniato dal presidente Zaia per indicare quelle eccellenze nascoste che il territorio qualche volta riscopre.

“Il territorio reagito benissimo a questa proposta – ha confermato la presidente Rampin – Ci auguriamo appunto che dal momento che il primo anno abbiamo avuto una risposta così importante che negli anni futuri aumenti sempre più il numero dei partecipanti. Qualora riuscissimo a posizionarci bene in classifica, per il territorio del Monte Grappa sarebbe un grande vanto”.

“La stesura del regolamento con il paniere dei prodotti tra cui scegliere è stata un’occasione anche per noi per prendere coscienza delle ricchezze che abbiamo e che dobbiamo saper valorizzare meglio – ha aggiunto la vicepresidente Angelina Todesco, assegnando poi una grande importanza alla collaborazione con l’istituto Maffioli. “La nostra è una scuola che si impone a servizio del territorio – ha considerato il dirigente Zavattiero – che agisce nella quotidianità con umiltà ma lungimiranza. È una scuola che cerca con tanto impegno ma senza dare mai nulla di scontato di costruire qualcosa di buono: per questo accogliamo così volentieri iniziative come questa”. Per il progetto è stato fondamentale anche il supporto della Banca delle Terre Venete, ma anche delle associazioni di categoria: alla presentazione c’erano infatti Simone Rech per Coldiretti, Cristian Brugnaro per Confcommercio, Confagricoltura, assieme ad altre associazioni di categoria. È intervenuto per complimentarsi con l’iniziativa anche il consigliere provinciale Claudio Sartor, nonché sindaco di Cornuda.

“Come Regione vogliamo fare la nostra parte nel sostenere questo progetto – ha affermato l’assessore Caner – effettivamente questo è un territorio che può crescere dal punto di vista turistico puntando sulle proprie eccellenze enogastronomiche. Mi fa particolarmente piacere che vi siano ben undici agriturismi in squadra: proprio in questi giorni stiamo stilando una proposta di legge regionale che cerca un equilibrio tra associazioni di categoria e produttori, cercando di preservare l’identità del nostro territorio e promuovendo un’ottica di collaborazione a chilometri zero”.

Le ventisei squadre, dai primi di settembre fino a fine ottobre, dovranno pensare e realizzare un piatto che interpreti alla perfezione i valori della riserva e presentarlo in novanta minuti alla giuria nei giorni di semifinale tra il 24 e il 26 ottobre. Il 10 novembre vi sarà invece una cena di gala in cui verrà decretato il vincitore, che giocherà le sue carte alla finale nazionale a Cologno, con il tifo di tutto il territorio.

(Foto e video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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