Viene chiamata “la montagna degli italiani”, è alta 8609 metri e scalarla è un’impresa al limite delle possibilità umane: nessuno era riuscito ad arrivare in cima nella stagione invernale.
Questo finché Nirmal “Nims” Purja e un determinato e inarrestabile team di alpinisti nepalesi non si sono messi in testa di affrontare e abbattere quest’ultima frontiera della grande sfida lanciata per la prima volta da Tenzing Norgay ed Edmund Hillary.
Ci sono riusciti il 7 dicembre 2020 e con il tempo la notizia del successo è arrivata ad Asolo e più precisamente alla Scarpa, ditta di calzature sportive che ha accompagnato i campioni al raggiungimento di questo record con il modello Phantom 8000HD.
Grande soddisfazione in azienda per il grande raggiungimento, reso possibile dalla determinazione e dall’allenamento ma anche grazie all’uso di attrezzature tecnologicamente avanzate, capaci di garantire comfort, grip e grande agilità: “Grazie per il supporto che abbiamo ricevuto da persone in tutto il mondo, ci ha dato il fuoco nel petto necessario per rendere questo obiettivo una realtà – afferma Nims, ambassador dell’azienda asolana – Il lavoro di squadra e un atteggiamento mentale positivo possono spingere i limiti di quello che sentiamo potrebbe essere possibile”.
Arrivano gli applausi e la commozione anche del presidente di Scarpa, Sandro Parisotto, che dichiara: “L’alpinismo è fatto di passione, grandi obiettivi e fratellanza. L’impresa di Nims racconta tutto questo”.
Asolo si dimostra ancora una volta un’eccellenza per la capacità tecnica delle sue maestranze e, al contempo, trasmette il riflesso della Rocca che la rappresenta nel mondo.
I complimenti arrivano infatti anche da Palazzo Beltramini, dove si festeggia anche un’altra vittoria: quella di Dal Bello Ski Boots, che ha visto un primo posto di Sebastian Foss Solevaag allo slalom speciale a Flachau. Anche in questo caso, ai piedi del campione c’era un paio di scarponi asolani.
(Fonte: Luca Vecellio Qdpnews.it).
(Foto: Scarpa).
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