Da Asolo una petizione per gli affetti stabili separati dai Dpcm: una raccolta firme online per rivedersi

Sono state raggiunte ben 400 firme sulla piattaforma Change.org, dove è stata lanciata la petizione diretta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per quanto riguarda gli affetti separati dai Dpcm.

La soluzione paventata dai promotori, il ventiquttrenne asolano Riccardo De Luchi e la sua coetanea trentina Elisa Condini, è quella di istituire un registro nazionale in cui le coppie stabili possano dichiarare la loro relazione e il percorso che faranno per raggiungere l’abitazione del partner, garantendo così il tracciamento.

“Le coppie che risiedono in Regioni diverse vivono da mesi nell’incertezza e nel dubbio di non sapere quando potranno nuovamente rivedersi – si legge – Possibilità di ricongiungimento per le coppie stabili, residenti in Regioni o Province Autonome diverse”.

Precisa infatti Riccardo: “Non è una protesta fine a se stessa. Siamo consapevoli e rispettosi della situazione drammatica in cui ci troviamo, perciò abbiamo proposto un’idea capace di contemperare le diverse esigenze. E soprattutto siamo disposti a prenderci la responsabilità, anche penale, di rispettare quanto dichiarato”.

Questa petizione si colloca in un quadro ben più ampio: il gruppo Facebook “Congiunti fuori Regione” conta circa novemila iscritti, l’omonimo hashtag tra Instagram e Facebook compare più di tremila volte.

Continua Riccardo: “Non possiamo concepire che ci siano delle coppie di serie A, cioè quelle abitano nella stessa regione, che possono vedersi, e coppie di serie B, che sono costantemente appese a un filo, non sapendo mai se e quando si potranno incontrare di nuovo”.

La questione è ampia, poiché ricomprende anche le famiglie, specialmente quelle in cui i genitori non sposati vivono separati per ragioni lavorative, se non nel weekend.

Altri Paesi europei consentono invece questo genere di visite: in Germania, per esempio, nonostante le forti restrizioni, non è vietato incontrare i partner. Conclude Elisa: “Non vogliamo essere pericolosi per la società, ma solamente essere vicini ai nostri affetti”.

(Fonte: Laura Sambruna © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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