“Degheio”: dai film di John Wayne una delle parole venete più usate. Primo appuntamento con “Parole al maglio”

 

Che si tratti degli “spaghetti” con Bud Spencer e Terence Hill o dei capolavori americani con John Wayne o Gary Cooper, tutti abbiamo visto almeno una volta un film western.

È proprio tra i giovani appassionati di questo genere di pellicole, che negli anni ’50 è nata la parola “degheio”. A distanza di 60 anni da “Fort Alamo”, i western con John Wayne hanno ancora storie da raccontare: in questo film del 1960, ma anche in Rio Bravo di un anno prima, era presente nella colonna sonora una marcia militare chiamata “Deguello”, usata dall’armata messicana.

Questo sostantivo deriva a sua volta dal verbo “degollar” che letteralmente significa “sgozzare”. Il “deguello” (pronuncia: “degueio”) era dunque il comando che imponeva di combattere senza pietà, senza fare prigionieri, uccidendo quindi i nemici.

Il “deguello”, inteso come marcia militare, è stato importato in America dai conquistatori spagnoli ed è stato successivamente adottato dalle armate patriote nelle guerre d’indipendenza ispano-americane, andando poi a identificarsi con la marcia militare messicana.

Questa marcia è stata anche fonte di ispirazione per Ennio Morricone, nella composizione della colonna sonora della trilogia del dollaro. Il “Deguello” era caratterizzato dalla presenza di strumenti potenti e a grande impatto sonoro, perché doveva annunciare una grande e terribile battaglia.

Veniva perciò suonato con ottoni marziali, percussioni, trombe, in un insieme che risultava non sempre armonico. Per questa ragione, spiega Paolo Malaguti, “I giovani che seguivano il cinema western hanno iniziato a usare il termine “degheio” per indicare la confusione, il caos, dando vita a una delle parole più recenti del dialetto veneto”.

 

(Fonte: Laura Sambruna © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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