Da 22 anni ad Asolo il 10 di agosto si celebra Calici di Stelle, un momento molto atteso sia dai cittadini che dai visitatori del borgo, dove la promozione dei prodotti del territorio abbraccia l’atmosfera romantica e indimenticabile di un’Asolo notturna ed esclusiva.
Quest’anno, nonostante l’evento sia stato annullato per l’impossibilità di rispettare le normative di prevenzione dal covid 19, la data si è dipinta di un nuovo, più sentito, significato: la cittadinanza, e non soltanto l’amministrazione, come ha ricordato il sindaco Mauro Migliorini fin da subito nel suo discorso, indossando la fascia, ha voluto ringraziare tutte quelle associazioni che hanno fatto la differenza nel combattere la pandemia e le sue conseguenze.
Il primo cittadino ha infatti consegnato a una ventina di associazioni un attestato di merito, ricordando ai presenti il perché avere un associazionismo così attivo e volenteroso in città renda più semplice affrontare una crisi.
Tra i tanti, dalla Caritas all’Ulss, fino ai Carabinieri, ai Carabinieri forestali, ai volontari dei Vigili del Fuoco e alla Polizia locale, alla Protezione civile e a tanti altri hanno avuto la possibilità di ritirare il premio e raccontare la loro esperienza al pubblico, accomodato senza aggregamenti nei giardini del Castello Regina Cornaro, in centro storico.
Il premio concordato in consiglio comunale non si compone soltanto di pura riconoscenza, ma anche di contributi economici che verranno concordati a breve e versati direttamente alle associazioni.
Il primo cittadino ha ringraziato anche il vice sindaco Franco Dalla Rosa e il resto della sua giunta che l’ha supportato nel portare avanti il proprio ruolo da amministratore mentre scendeva in campo, tra le corsie del reparto covid dell’ospedale di Montebelluna. “Fare il sindaco e fare l’infermiere mi è stato incredibilmente d’aiuto” assicura Migliorini.
“La cittadinanza è stata ligia e attenta a osservare le norme – afferma il comandante della Polizia locale Sandro Bonato, fornendo inoltre un dato interessante: se al semaforo di Casella d’Asolo, prima del lockdown si contavano oltre 25 mila auto di transito ogni giorno, durante i giorni di chiusura totale si è parlato di una media pari a 157 veicoli al giorno. “La polizia locale ha trovato qualche difficoltà nell’incrociare i dati e quindi nel verificare che le giustificazioni fossero veritiere”.
Tra i premiati Mauro Lovato, coordinatore della Protezione civile, ha ribadito l’importanza della sinergia che si è formata tra i volontari e le altre associazioni: a lui e ai suoi uomini è stato dato il merito di aver portato ogni giorno cibo e provviste al monastero di Sant’Anna durante la quarantena della struttura, di aver supportato il personale sanitario, di aver portato a termine in varie fasi la distribuzione delle mascherine e molto altro.
Impegno che oltre a occupare praticamente tutti i giorni dallo scoppio della pandemia, è stato richiesto anche durante l’emergenza maltempo, che ha visto la Protezione civile e i Vigili del fuoco ancora una volta in trincea contro un nemico invisibile.
Un grazie collettivo, quello di ieri al Castello, che ha contribuito un’altra volta a unire un borgo che, soprattutto attraverso la promozione turistica e grazie alle doti comunicative e alla sua internazionalità, pare potersi riprendere in fretta.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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