Il Virtual Reality for Safety Training, sviluppato dall’asolana Metaverso, è il primo strumento nazionale che utilizza la realtà virtuale a supporto della sicurezza in edilizia. Ieri, sabato 21 gennaio, il progetto è stato presentato in occasione di una conferenza nella quale sono intervenuti anche l’assessore regionale Elena Donazzan e il presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, Oscar Bernardi, oltre all’ingegnere Giuseppe Quinto, vicecomandante dei Vigili del Fuoco di Treviso, e i professori Angelo Montefusco per la Luiss Business School e Giovanni Finotto, docente dell’Università Ca’ Foscari. Era presente anche lo staff e il direttivo di Confartigianato Imprese Asolo Montebelluna, che ha ospitato l’evento. Qui il link all’articolo completo.
“L’educazione e la formazione non sono soltanto scuola, tutto il proprio contesto di vita può diventare educante” ha detto alla platea l’assessore Donazzan: invece di un libro, in effetti, gli studenti alla fine della conferenza hanno potuto vivere un’esperienza virtuale di qualche minuto all’interno dello scenario di un cantiere in una situazione d’emergenza e poco dopo una simulazione reale di un intervento dei Vigili del fuoco.
Nella simulazione allestita dai Vigili del fuoco una persona rimaneva bloccata in cima a un’impalcatura di diversi metri, che è stata posizionata nell’area esterna dell’Hangar: per recuperare il figurante, la squadra si è attivata con un operatore a gestire il braccio dell’autogrù, un secondo imbragato per arrampicarsi sulla struttura con due moschettoni, un altro uomo a gestirgli la corda in sicurezza durante la salita (con gli stessi parametri dell’attività su roccia) oltre a un barelliere che, una volta agganciato al braccio con la barella, è stato portato in posizione per recuperare la persona.
Secondo la procedura dei Vigili del Fuoco l’operazione avviene sempre con due persone, più una terza che dal basso dirige i passaggi assicurandosi una visuale completa sulla scena. Come ha spiegato il vicecomandante Quinto, alla presenza anche del comandante Costa, in caso non sia possibile muovere l’autogrù con agilità nell’area dell’intervento, gli operatori assicurano la barella alla struttura, per poi calare la persona a terra. “È fondamentale farsi trovare pronti. Nelle emergenze non si può affidarsi all’improvvisazione e all’istinto, occorre formazione e pianificazione” ha aggiunto.
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