Sette minuti: è quanto serve a un volontario del distaccamento di Asolo in “fascia gialla” per prepararsi a partire per un intervento in stato di reperibilità. Se si trova già di turno in caserma si scende a un solo minuto.
Una velocità che richiede una capacità organizzativa notevole e una buona dose di sangue freddo: al di là della preparazione tecnica però, formare una squadra di volontari che sia di supporto ai Vigili del fuoco dei vari distaccamenti della zona resta comunque una questione di passione, ovvero una delle “materie” più difficili da insegnare.
Eppure, fin dai primi decenni del Novecento, ad Asolo questa fiamma si è sempre mantenuta viva e anzi è stata rinnovata con un evento aperto al pubblico, organizzato dai volontari di Asolo, che attualmente sono 28.
Domenica scorsa i volontari hanno aperto la loro caserma alle famiglie, con attività ricreative e didattiche capaci di intrattenere i più piccoli ma anche gli adulti.
Come l’anno scorso, ma in modo ancor più creativo, gli uomini della caserma si sono ingegnati per costruire un vero e proprio percorso da pompiere, sottraendo altre ore di lavoro al loro tempo libero per la gioia dei bambini ma anche per passare il testimone alle nuove generazioni, sensibilizzando anche i genitori sull’importanza di un’educazione verso il senso civico e di comunità.
Circa trecentocinquanta bambini e bambine hanno potuto indossare elmetto e giubbottino per poi attraversare una serie di ostacoli, con tanto di classico palo da pompiere, macchina del fumo e lancia idrica.
I visitatori, oltre un migliaio nel corso della giornata, hanno potuto osservare da vicino i mezzi, dall’APS al veicolo anfibio, e salirvi, riempiendo di domande i volontari.
Al mattino di domenica si è tenuto un momento istituzionale, con la presenza dell’amministrazione comunale, del vicesindaco Franco Dalla Rosa, dell’assessore Rosy Silvestrini, di rappresentanze del Comando Provinciale dei VVF e della consigliera regionale Silvia Rizzotto, che ha recentemente lavorato su una proposta di legge sviluppata per supportare realtà come il distaccamento dei volontari di Asolo e, di conseguenza, anche l’azione del Corpo provinciale nelle zone più remote.
Erano presenti anche tanti vigili del fuoco in pensione, ausiliari ed ex volontari, che hanno testimoniato il buon lavoro del distaccamento di via Giorgione.
Sono stati assegnati i gradi ai nuovi volontari, i quali hanno finalmente portato a termine il lungo percorso di formazione che ora si avviano a sperimentare sul campo, di supporto ai Vigili del fuoco nelle operazioni più complesse e invece autonomi per quanto riguarda gli interventi meno articolati.
Recentemente, una task force dei volontari è scesa anche a Forlì per l’emergenza climatica. Era presente questa domenica anche la Protezione civile, che intrattiene con i volontari un rapporto di amicizia e condivisione.
L’iter per diventare un pompiere volontario è tutt’altro che scontato, anzi, si può dire che è una scelta di vita: i turni imposti non sempre consentono un’ampia compatibilità con il lavoro, ma si sa, la passione vince su tutto e ieri quei bambini e quelle bambine che da grandi sognano di fare i pompieri non avevano motivo per non crederlo possibile.
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