Il 6° Reggimento Alpini è cittadino onorario: al cimitero monumentale l’omaggio al tenente Giuseppe Testolini, medaglia d’oro nel 1917

Asolo conferisce la cittadinanza ad un intero reggimento, il 6° degli Alpini, legato al territorio della Pedemontana durante le battaglie della Grande Guerra sul massiccio del Grappa.

La cerimonia si è svolta al Teatro Duse alla presenza del sindaco Mauro Migliorini, dell’onorevole Federico D’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento, del generale di Brigata Marcello Orsi, comandante del Centro addestramento alpino di Aosta, del colonnello Italo Spini, comandante del 6° Reggimento Alpini e del presidente dell’Associazione nazionale alpini Sebastiano Favero.

“È un percorso iniziato già nel 2015 – spiega il primo cittadino – quando si preparavano le celebrazioni del centenario della Grande Guerra. Dalle ricerche è emerso che nel nostro cimitero riposava il tenente Giuseppe Testolini, che perse la vita eroicamente sul Col Beretta nel novembre 1917. Abbia reso omaggio alla sua tomba e consegnato a tutto il 6° Reggimento la cittadinanza onoraria, che era stata conferita dal consiglio comunale nel luglio 2020”.

Oltre agli Alpini in congedo provenienti da vari gruppi dalle sezioni di Treviso e Monte Grappa, c’erano anche quelli in servizio nella sede di Brunico, dove c’è una palazzina intitolata a Testolini, che di nascita era veneziano.

“Ci siamo sempre sentiti cittadini di Asolo e di questo territorio – ha detto il colonnello Spini – perché i nostri battaglioni hanno lasciato le loro vite qui. La memoria di questi posti è indelebile e la consegna della cittadinanza sottolinea il legame indissolubile che c’è tra il 6° Reggimento, Asolo e i suoi abitanti. Se Asolo chiama, il 6° risponde”

Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni parenti di Testolini, oggi residenti in Lombardia: “Ringraziamo il sindaco e tutte le autorità per aver voluto ricordare in forma così solenne il nostro parente. In famiglia abbiamo sempre portato alto il suo esempio e viva la sua memoria”.

Accompagnato dalla banda musicale di Possagno, il corteo si è trasferito dal convento di Sant’Anna al centro storico, per l’alzabandiera in piazzetta Duse.

“Questo riconoscimento – ha confermato sul palco il presidente nazionale Ana Sebastiano Favero – è il segno di quanto le realtà locali riconoscano quello che gli Alpini in armi e gli Alpini in congedo hanno fatto, fanno e sicuramente faranno. Ai ragazzi delle scuole medie presenti in teatro ricordo che prima vengono i doveri e poi i diritti. Solo così avremo una società migliore”.

Tramite il sindaco è arrivato anche il messaggio della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, mentre era presente di persona il bellunese Federico D’Incà, ministro per i rapporti col Parlamento.

“È una giornata molto importante, nella quale insegniamo ai giovani il dovere nei confronti del nostro Paese e delle istituzioni – ha dichiarato – È nostro compito continuare a poter essere vicini l’un l’altro e compagni di viaggio, in questa fase di pandemia ancora così difficile. Alla Camera ci sono alcune leggi in discussione con le quali vogliamo valorizzare ancora di più il ruolo degli Alpini, sia per la parte militare, sia per i tanti servizi che svolgono a favore della popolazione, dalle calamità naturali alle attività di volontariato”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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