Chi conosce nel dettaglio la vicenda di Tangentopoli e ha meno di trent’anni alzi la mano. In genere, pochi: è un tema ancora troppo “fresco”, che non viene affrontato a scuola e che ha riguardato una fase della politica che oggi ha cambiato contesto, temi e personaggi.
Eppure la serie d’inchieste giudiziarie che hanno interessato la politica e l’imprenditoria italiana nella prima metà degli anni Novanta, individuando un livello di corruzione fino ad allora impensabile, ha dato al Paese l’opportunità di rimescolare le carte, sciogliendo interi partiti come il Partito Comunista e la Democrazia Cristiana, e rendendo necessaria la nascita di quella che è stata definita la Seconda Repubblica.
In quegli anni Mario Consani, asolano d’origine, fresco di laurea, era appena arrivato alla redazione de “Il Giorno” a Milano: “Eravamo tutti piuttosto giovani nelle redazioni dei giornali che hanno seguito la vicenda – ha detto ieri sera alla presentazione del suo nuovo libro “Tangentopoli per chi non c’era”, nella sala consigliare di Palazzo Beltramini -. Con questo libro il mio obiettivo era spiegarlo a chi non c’era. La prima fase di Mani Pulite, dall’arresto di Mario Chiesa (fine febbraio del ‘92) a quando Antonio Di Pietro si toglie la toga nel dicembre del ’94”.
A moderare la presentazione è stato il giornalista Daniele Ferrazza, che ha approfondito con l’autore anche alcuni aneddoti relativi all’inchiesta, che in due anni ha coinvolto 1.300 fra condanne e patteggiamenti definitivi, soffermandosi anche sulla reazione dell’opinione pubblica.
“In questo volume ho cercato di sintetizzare gli avvenimenti principali, scegliendo dei personaggi e riordinando mentalmente ciò che ho vissuto io con ciò che ho letto e studiato dalle biografie dei protagonisti – spiega il giornalista -. Ho cercato di aiutare i ragazzi nella comprensione della vicenda e del contesto in cui è avvenuta con un glossario, una bibliografia e un elenco di date, sperando che la curiosità li porti ad approfondire”.
Ad accogliere l’autore, che qualche anno fa aveva pubblicato un altro volume sulla strage di Piazza Fontana, anch’esso dedicato a chi non c’era, una sala gremita (per quanto le normative permettano).
Ad aprire l’evento è stato l’assessore Gerardo Pessetto (nella foto sotto) che ha affermato: “Siamo contenti di avere un cittadino che si dedica anche alla ricerca e all’approfondimento di questi momenti storici. Questa prima presentazione editoriale anticipa l’iniziativa Asolo Libri, che è stata sospesa ma che vorremmo riprendere quest’anno, e altre iniziative culturali che vogliamo portare avanti”.
“La vicenda di Tangentopoli può servire anche per comprendere qualche dinamica del presente o del futuro?” viene chiesto all’autore.
“L’inchiesta Mani Pulite ha coperto un periodo abbastanza lungo, perché gli stessi protagonisti non saprebbero dire neanche quand’è finito – risponde Consani -. Adesso la storia è cambiata e soprattutto è diverso il momento storico. Non ci sono più i partiti che a quel tempo crollarono. Questo però non significa che queste dinamiche non siano attuali: non ci si può illudere che la corruzione si batta con i processi penali, per combatterla serve cambiare la mentalità delle persone”.
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