Insegnare la matematica in uno dei Paesi più poveri del mondo: l’esperienza della volontaria Monica Colla nella Repubblica Centrafricana

Monica Colla
Monica Colla

Anche nella Repubblica Centrafricana sta per finire l’anno scolastico e Monica Colla, volontaria originaria di Maser che è impegnata da anni in alcuni progetti educativi con i bambini africani, ha spiegato che per le scuole dell’infanzia l’ultimo giorno sarà il 16 giugno, solmentre per le primarie si concluderà a fine mese.

Nell’Alta Marca Trevigiana in molti conoscono Monica per il suo impegno con l’Associazione Medica Madre Teresa Odv”, formata da un gruppo di amici-volontari della zona di Asolo-Montebelluna che, con piccoli e grandi gesti, vogliono dare il loro contributo per aiutare chi ha bisogno.

“Ci si avvia verso la fine dell’anno scolastico – racconta la volontaria -, ma il corso di alfabetizzazione per gli adulti è già terminato a metà maggio con le lezioni in classe. Si è voluto proseguire con un atelier pratico di 8 lezioni per insegnare la tecnica di fabbricazione di borse con le perle. Recentemente sono stata 10 giorni a Bambari, dove le suore con cui lavoro hanno una grande scuola, dalla materna al liceo. Mi avevano chiesto di organizzare una formazione per gli insegnanti della scuola primaria per l’insegnamento della matematica ai bambini delle elementari”.

“La formazione si è svolta bene – continua – e ho trovato dei docenti molto motivati. I corsi si svolgevano nel pomeriggio mentre al mattino andavo in classe a vedere come lavoravano. Nel periodo del mio soggiorno a Bambari abbiamo anche approfittato per far partire dei lavori di ristrutturazione del dispensario della diocesi, che si trova vicino alla casa delle suore e dove lavora anche una suora infermiera. Sono stati emozionanti il momento della ricerca e dell’arrivo dei materiali”.

Monica vive la sua esperienza nella Repubblica Centrafricana, una delle nazioni più povere del mondo, con grande serenità ed entusiasmo.

Lo stato africano, uno dei più instabili politicamente, conta circa 5 milioni di abitanti, di cui il 50% sono bambini e ragazzi sino ai 15 anni. 

La superficie è due volte quella dell’Italia, l’aspettativa di vita non arriva ai 45 anni.

La sicurezza nei villaggi è molto precaria – spiega la volontaria -, e lo sono anche le condizioni igienico-sanitarie nelle quali si trovano le persone a causa dei pochi accessi all’acqua potabile. Tutto questo ha delle ricadute sulla popolazione, soprattutto i bambini e i giovani”.

Un grande obiettivo dell’Associazione Medica “Madre Teresa Odv” è stato raggiunto: è stato scavato un pozzo sul terreno dove verrà costruito il dispensario farmaceutico.

Per l’inizio del mese di luglio, inoltre, i volontari prevedono di avviare il cantiere per la costruzione del nuovo edificio adibito ad ambulatorio e farmacia.

I lavori dello scavo e l’installazione della pompa sono stati affidati alla Congregazione delle Suore della Provvidenza, con la quale l’associazione collabora da anni, che hanno anche scavato un pozzo a Bossangoa per il liceo.

Quest’anno non rientrerò in Italia – conclude Monica -. Sia perché devo occuparmi della supervisione del nuovo cantiere, ma soprattutto per accogliere i volontari italiani che vorranno venire qui per aiutare nella missione e conoscere questo bel Paese, ricco di contradizioni ma capace di regalare grandi emozioni. Mi rivolgo quindi a tutte le persone interessate a vivere un’esperienza che cambierà la loro vita. Abbiamo bisogno di voi!”.

Tra gli interventi già finanziati dall’associazione ci sono anche la costruzione di latrine per la scuola di Bambari e l’edificazione di una scuola materna nel villaggio di Nzila.

Gli interventi finanziati annualmente sono l’alfabetizzazione degli adulti, le borse di studio per sostenere alcuni studenti universitari e i progetti di microcredito per le donne.

La scorsa estate i volontari dell’associazione, giunti in Africa per un’esperienza di aiuto e conoscenza della missione, hanno dipinto le nuove aule di una scuola materna.

“Madre Teresa Odv” propone anche viaggi di lavoro e conoscenza della missione per tutte le persone interessate a vivere un’esperienza che rimarrà scolpita per sempre nel proprio cuore.

Per contattare l’Associazione Medica Madre Teresa Odv di Maser si può telefonare al numero 349-0765546 o scrivere all’indirizzo di posta elettronica a.medicamadreteresa@alice.it.

(Foto: per concessione di Monica Colla).
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