L’Ic Asolo e quella strana voglia di tornare a scuola: meno compiti, verifiche online e interrogazioni in video call

Buone notizie dall’Istituto comprensivo di Asolo, specialmente dal plesso unico delle scuole medie sito in via Forestuzzo, dove la maggior parte dei ragazzi si mostra interessato e propositivo rispetto ai nuovi metodi di didattica, che per alcune materie sono stati definiti come molto efficaci da professori e dirigenti, così come dai loro genitori.

Ad Asolo l’adozione di nuove tecnologie digitali per le scuole medie, così come è accaduto in molti altri istituti della provincia, è stato deliberato dal direttivo scolastico qualche giorno fa e messo in pratica a partire dalla scorsa settimana.

Mentre la preparazione di lezioni digitali aveva inizialmente suscitato negli insegnanti delle perplessità, relative soprattutto alle tempistiche di preparazione e alla mancanza di tecnologie al passo coi tempi e connessioni veloci, strumenti come Google Classroom e Google Meet si sono rivelati utili e, in alcuni casi, hanno persino incuriosito le parti, dando alla lezione un tocco di complicità tra alunno e docente.

I compiti, tuttavia, sebbene impegnino gli alunni per diverse ore, non troverebbero un controllo completo da parte degli insegnanti: una didattica, quella tramite le lezioni per casa, dalla quale è molto più semplice alienarsi.

L’elemento d’analisi di questo interesse è stata, per quanto riguarda le scuole medie dell’Ic Asolo, la chat integrata nel portale sopracitato: qui, secondo la testimonianza dei docenti, gli alunni interagivano, chiedevano, rispondevano con una disinvoltura superiore rispetto alle lezioni in classe: un cambiamento non tanto di linguaggio, quindi, quanto una variazione obbligata di mezzo di comunicazione.

All’Ic Asolo sono persino state fatte delle verifiche sotto forma di tema libero per valutare il grado di apprendimento dei ragazzi in quelle materie, come l’italiano, in cui copiare è più difficile: tempi serrati e consegne precise, via mail o sul portale, per evitare copiature e trucchetti.

Per tutte quelle materie in cui non è possibile questo metodo di verifica, secondo il consiglio d’istituto, in futuro sarà possibile organizzare delle interrogazioni in video call.

In attesa delle nuove direttive, per una comunità che – pare per un po’ – dovrà cambiare le sue abitudini, il mondo della scuola sta così accelerando il proprio processo di digitalizzazione, avvicinandosi rapidamente ai mezzi di comunicazione che i ragazzi già conoscono bene senza tuttavia perdere l’utile, ruvido, storico polso della didattica italiana.

Pare così – secondo i docenti e alcuni genitori – che ai ragazzi, anche senza che lo dicano esplicitamente, sia tornata la voglia di andare a scuola.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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