Nuovo importante step per la valorizzazione culturale e turistica della Rocca di Asolo.
A soli pochi mesi dal primo intervento concluso e inaugurato il 19 giugno che ha permesso la realizzazione della nuova scala e il recupero del camminamento panoramico, in questi giorni sono partiti i lavori del secondo stralcio esecutivo del progetto di restauro e valorizzazione dell’importante sito monumentale.
La prosecuzione dell’opera di ripristino tiene in considerazione due aspetti distinti e tra loro complementari.
Da un lato viene portata avanti l’idea di restauro dei tratti di cinta muraria che non sono stati interessati dal precedente stralcio dei lavori. Dall’altro, viene eseguito il proposito di inserire elementi funzionali alla fruibilità del sito.
Sarà pertanto completato il lavoro di restauro della cinta muraria interna, cui farà seguito il ripristino di alcuni lacerti di muro visibili all’interno delle mura e databili tra il XIV e il XV secolo.
A ciò si aggiungeranno gli interventi riguardanti la grande cisterna di fattura veneziana e l’antica cisternetta altomedievale, visibile nel lato nord del sito. Verrà infine inserito un nuovo elemento: una biglietteria, la quale sarà del tutto funzionale al miglioramento della fruibilità e alla valorizzazione della Rocca.
I criteri di intervento ricalcheranno le medesime finalità di conservazione già messe in atto con il primo stralcio, in modo tale da assicurare una coerente, coordinata e programmata attività di studio, manutenzione e restauro del monumento stesso.
Il secondo stralcio del restauro è coordinato dal responsabile unico del procedimento, l’architetto Silvia Scordo e dal progettista e direttore dei lavori Luigi Girardini, che già aveva curato il progetto e la direzione dei lavori della prima fase del restauro.
A loro faranno riferimento gli altri professionisti del gruppo incaricato di gestire le varie operazioni dell’intervento: gli architetti e ingegneri Ian Ferrarato, assistente alla progettazione architettonica e alla direzione lavori, Marco Marchesi come progettista delle strutture, Davide Stona come ispettore di cantiere e Francesco Abbruscato come coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, con l’assistenza tecnica di Antonello Bettin.
I lavori sono stati affidati all’impresa De Alt Costruzioni di Padula (SA).L’intervento è realizzato dalla stazione appaltante Segretariato Regionale per il Veneto del MiC, nell’ambito della programmazione triennale dei lavori pubblici 2018-2020, per un importo di 200.000 euro, totalmente finanziato dal Ministero della Cultura per il tramite del segretariato regionale, con il coinvolgimento della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le provincie di Belluno, Padova e Treviso.
“Con questa seconda fase del restauro della Rocca – dichiara il sindaco Mauro Migliorini – si intende realizzare un parco archeologico che possa aiutare il visitatore e il turista a capire che cosa rappresenta questa fortezza e ad apprezzarla nella sua interezza. Il primo stralcio ha riguardato il ripristino della scala e del camminamento, da cui si possono ammirare dall’alto i cento orizzonti di Asolo dal Monte Grappa e dalla Pedemontana fino alla Laguna veneta. Ora si lavora all’interno del sito per far capire che cosa c’era all’interno della Rocca valorizzando i percorsi interni, recuperando la cisterna dell’acqua e il rilievo di altri siti di interesse, ai quali si aggiungerà la nuova biglietteria. La Rocca è il nostro monumento simbolo, quindi deve diventare un ulteriore fiore all’occhiello dell’attenzione e dell’amore rivolti al nostro patrimonio storico, culturale e paesaggistico, nel solco dei principi strategici della candidatura di Asolo a Capitale italiana della Cultura 2024“.
(Foto: Comune di Asolo).
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