Lavori alla rotatoria “Tavernetta”, temporanei disagi al traffico per concentrare in estate i lavori sui sottoservizi

Procedono i lavori alla rotatoria “Tavernetta” di Casella d’Asolo, finalizzata a sostituire un incrocio che da trent’anni rappresentava uno dei punti più critici della viabilità della città: posizionato a congiungere la SP248 Schiavonesca-Marosticana con la SP6 Castellana, l’incrocio tendeva a generare traffico intenso nelle ore di punta, non senza frequenti collisioni, questo anche per la caratteristica di non consentire una visibilità adeguata durante l’immissione nell’una e nell’altra strada.

A partire da lunedì 11 luglio, il cantiere è iniziato con un primo e unico stralcio che comporta un certo disagio al traffico, ma con la promessa di un’ottimizzazione futura che darà vantaggi notevoli in termini di comodità e, soprattutto, di sicurezza: dall’11 luglio, l’ultimo tratto della Castellana è stato chiuso a partire dall’incrocio di Ca’ Giupponi, e così sarà fino al 15 agosto. Attualmente, la deviazione indicata dall’amministrazione è quella che passa per via Galilei e la SP101, via Giorgione, sia un senso che nell’altro.

Incontrano un disagio forse più significativo quegli automobilisti che percorrono la SP248 Schiavonesca-Marosticana negli orari dalle 8.30 alle 18.30: all’altezza dell’incrocio, quest’ultima viene regolata da un semaforo o dai movieri, e il traffico scorre a senso unico alternato, creando brevi code in ambo i sensi.

Il disagio al traffico è chiaramente temporaneo e progettato in condivisione con gli enti, per concentrare tutti i lavori sui sottoservizi in un periodo in cui le scuole e alcune strutture e attività sono chiuse – spiega il sindaco Mauro Migliorini – Bisogna calcolare che spostare un metanodotto, tutti i condotti dell’elettricità, le fognature, la fibra ottica e gli impianti di irrigazione, non è qualcosa di semplice. Abbiamo condiviso la decisione di portare avanti tutte queste operazioni in questo periodo, in modo da non incidere sul traffico durante le riaperture a settembre”.

La previsione fornita dalla ditta al Comune è quella di concludere il tutto entro trecento giorni, quindi nella primavera del 2023, ma l’opera potrebbe venire consegnata alla cittadinanza anche prima: nell’opera è compreso il ricongiungimento lungo la via tra la pista ciclopedonale verso Pagnano e quindi Castelcucco.

Per le risorse del Comune, la realizzazione di quella che ormai è stata battezzata la “Tavernetta”, ha un costo di 186mila euro circa: l’opera è infatti cofinanziata dalla Regione del Veneto per 270mila euro, dalla Provincia di Treviso per 204mila euro, da un contributo statale per 86mila euro e si avvale della compartecipazione di Alto Trevigiano Servizi e AP Reti Gas, con la collaborazione del Consorzio di Bonifica Piave.

Sono estremamente soddisfatto della cooperazione che si è creata tra gli enti per la realizzazione di quest’opera e li ringrazio. È stata fatta una scelta condivisa e ciascuno ha fatto il proprio lavoro – spiega il sindaco, – I benefici che porterà alla città saranno tanti, sia in termini di sicurezza sia di fluidità. Inoltre, grazie al ricongiungimento con la ciclabile, anche le strutture nelle vicinanze che lavorano con il turismo noteranno un vantaggio”.

Sul perché la rotatoria sia rimasta un punto critico per trent’anni l’amministrazione attuale risponde che è probabile sia stata causa in passato di incertezza o di mancanza di fondi, dovuti anche alla posizione dell’incrocio, che impone un intervento delicato e ben studiato. L’edificio in disuso a lato della futura rotonda, in passato oggetto di trattative, per ora resterà dov’è. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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