“Meno burocrazia e più cuore”: sport, le richieste del territorio ad Abodi

Un confronto con associazioni sportive locali e amministratori pubblici per raccogliere le istanze del territorio e, possibilmente, fornire già qualche risposta o suggerimento utile.

E’ quello che il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha avuto giovedì scorso, a margine dell’inaugurazione del PalaAsolo. Un incontro in cui l’esponente del Governo Meloni non si è certo sottratto alle richieste dei sindaci della Pedemontana e dei referenti di alcune realtà sportive locali.

Ad aprire il dibattito la sindaca di Pieve del Grappa, Annalisa Rampin, che ha sollecitato il ministro sul tema della riqualificazione del Sacrario di Cima Grappa. “Ci auguriamo che i nostri Caduti possano avere il rispetto e il riconoscimento che meritano”, ha detto la prima cittadina. E Abodi ha raccolto l’istanza, assicurando la sua attenzione sull’argomento.

Diversi spunti interessanti sono arrivati invece dalle riflessioni di Francesco Bittante, presidente dell’Unioni ciclistica Asolana: dalla troppa burocrazia che frena e spesso scoraggia lo slancio dei volontari, alla collaborazione con le scuole del territorio, passando per il tema della sicurezza stradale per i ciclisti.

Argomenti a cui il ministro ha risposto punto su punto: “Abbiamo fatto dei correttivi alla riforma dello Sport proprio per tutelare il lavoro sportivo e semplificare le attività – ha sottolineato Abodi – Inoltre abbiamo stanziato incentivi per le piccole società, proprio per sbrigare la parte burocratica della gestione. Ma c’è anche un equilibrio di interessi da tutelare e, al giorno d’oggi, non si può più pensare di gestire una società sportiva come se fosse una ‘famiglia’. Serve un censimento puntuale“.

E sul fronte della sicurezza, il ministro ha ribadito che “la strada non è inasprire le pene, ma avviare percorsi di responsabilizzazione attraverso l’educazione stradale“. Poi un pungolo alla Regione: “Questo territorio ha una grande tradizione ciclistica e, collegandomi sempre al discorso sicurezza, c’è un patrimonio importante da sviluppare: quello delle Strade Bianche. Ma dev’essere appunto la Regione ad agire e farsene promotrice”.

E dopo il grido d’allarme del sindaco di Castelcucco, Paolo Mares, sulla difficoltà per i piccoli comuni di accedere a opportunità e bandi sportivi (“Chi è stato virtuoso, ora viene penalizzato”, ha detto), si è tornato a parlare di giovani ed educazione sportiva con la riflessione di Alessandro Garatti, istruttore di minibasket proprio ad Asolo.

“Oggi vediamo le nuove generazioni di istruttori super preparati dal punto di vista tecnico e atletico, ma purtroppo spesso non in grado di relazionarsi umanamente con bambini e ragazzi – ha sottolineato – Non riescono a trasmettere ai giovani dei valori”.

Una considerazione, basata sull’esperienza di tutti i giorni, pienamente rilanciata dal ministro: “Sottoscrivo, oggi è urgente ritrovare la dimensione pedagogica dello sport perché per troppi anni si è puntato solo sull’agonismo a tutti i costi – la chiosa di Abodi – E’ per questo che, come Governo, abbiamo fortemente voluto il ripristino dei Giochi della Gioventù“.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Alessandro Lanza)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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