Alle 8.30 lavorava già a pieno regime il nuovo centro vaccinale di Asolo, posto nell’ex scuola di Sant’Apollinare in via Malombra.
Si tratta di una struttura priva di barriere architettoniche, disposta su un unico piano, dotata di parcheggi e ampi corridoi, di vari ingressi, ma anche di molte aule dove il personale dell’Ulss2 ha predisposto sezioni dedicate alla raccolta della prenotazione, all’anamnesi dei pazienti, alla vaccinazione, all’attesa pre e post vaccino.
Baricentrico sul territorio dell’area Asolana, Montelliana e Castellana, il sito consente, secondo l’Ulss2 e il Comitato dei sindaci del Distretto di Asolo, una comodità maggiore anche per i paesi ai piedi della Pedemontana rispetto al raggiungimento dell’hub di Vedelago.
La scuola elementare era stata chiusa nel 2016 e i bambini che la frequentavano erano stati trasferiti al Plesso Unico di via dei Tartari, di recente costruzione: dopo alcuni mesi di dialogo con il Dipartimento Prevenzione dell’Ulss2, sono stati soltanto otto i giorni necessari per il ripristino degli impianti. In passato, l’ipotesi era stata quella di affidare la sede alle associazioni, oltre 80 ad Asolo.
“Con questa sede speriamo di arrivare a 1000-1100 vaccinazioni al giorno – afferma il direttore generale dell’Ulss2 Marca Trevigiana Francesco Benazzi, che assieme al direttore del Dipartimento Prevenzione Stefano De Rui ha visitato questa mattina i locali del nuovo hub – Devo dire che stanno aumentando anche le prime e le seconde dosi: le persone si stanno rendendo conto che l’unico modo di uscire da quest’inferno è vaccinarsi”.
“Per quanto riguarda il Comune di Asolo siamo il 10% sotto rispetto alla media della popolazione vaccinale: questo è un dato abbastanza preoccupante – spiega il sindaco Mauro Migliorini, che assieme al presidente del comitato dei sindaci dell’ex Ulss8, Annalisa Rampin ha presenziato all’incontro di questa mattina.
“Aprire un centro vaccinale ad Asolo è dare un servizio a tutto il territorio: molti dei nostri concittadini avevano difficoltà a raggiungere fisicamente gli hub e rinunciavano alla vaccinazione. Tant’è che appena è stato messo in rete la possibilità di vaccinarsi in questo centro, nel giro di poche ore le prenotazioni sono state del tutto completate, con disponibilità dal 20 dicembre in poi”.
Il Distretto dell’ex Ulss 8, chiamato “di Asolo” (e non Asolo come città, com’era stato erroneamente indicato in qualche occasione) era stato considerato per un certo periodo come “la terra dei No-vax”: il sindaco Mauro Migliorini ha dichiarato che posizionare il centro vaccinale in questa zona è un segnale forte anche per dimostrare che “non è proprio così”.
L’ingresso si trova sulla facciata frontale della struttura, da dove si accede a una prima saletta munita di posti a sedere e poi a un salone più grande, dove vengono raccolte le prenotazioni.
Proseguendo lungo il corridoio che attraversa la branca sinistra dell’edificio si trovano l’uscita e le altre stanze, dove medici e infermieri accolgono i pazienti per una breve anamnesi e per la compilazione della scheda. Una volta ottenuto il vaccino booster si attende nelle apposite salette. L’attesa consigliata dai medici può durare, a seconda dei casi, 15, 30 o 60 minuti.
Tra i pazienti in attesa del vaccino c’erano, questa mattina, anche il vicesindaco di Pieve del Grappa Davide Michelon e l’assessore del comune di Asolo Andrea Canil, che hanno entrambi invitato la popolazione a sottoporsi alla terza dose del vaccino quanto prima, vista l’opportunità ora più vicina e accessibile.
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