Premio Campiello 2021: vince la giovane scrittrice Giulia Caminito con “L’acqua del lago non è mai dolce”, Paolo Malaguti secondo per un soffio

Ieri sera, 4 settembre, l’Arsenale di Venezia si è vestito a festa in occasione della 59esima edizione del Premio Campiello, uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi a livello nazionale.

Ha vinto la 33enne Giulia Caminito con 99 voti su 270 votanti, secondo l’asolano Paolo Malaguti (nelle foto) con 80 voti; staccati Paolo Nori, Carmen Pellegrino, Andrea Bajani.

I loro libri, selezionati a maggio dalla giuria dei letterati presieduta da Walter Veltroni, sono stati letti durante l’estate da 300 anonimi lettori che hanno espresso i loro voti, conteggiati in diretta ieri sera.

Il romanzo da loro prediletto è “L’acqua del lago non è dolce” edito da Bompiani, della scrittrice romana Giulia Caminito, finalista anche al Premio Strega.

“Vorrei dedicare questo premio alle donne – ha dichiarato Caminito -, perché ci sia la possibilità di leggere e scrivere per tutte le donne del mondo”. Il suo è un romanzo di “deformazione”, che ha per protagonista un’adolescente, Gaia, che sa definire tutto grazie al dizionario che le ha regalato la madre, tranne se stessa.

Soddisfazione anche per l’asolano Paolo Malaguti (qui la nostra intervista per presentare il libro secondo al Campiello), che si è classificato al secondo posto, dopo aver visto entrare il suo libro “Se l’acqua ride” anche nella terzina del premio Latisana per il Nord Est e nella cinquina finalista del Premio Biella letteratura e industria.

Malaguti, finalista anche al Premio Strega 2016, quest’anno ha curato insieme a Qdpnews.it la rubrica culturale “Parole al maglio” (qui il link all’intera playlist della rubrica), dedicata alla riscoperta, alla valorizzazione e alla comprensione di alcuni tra i più importanti detti popolari e dei più frequenti vocaboli del dialetto veneto.

La lingua veneta – aveva affermato più volte Malaguti – come ogni lingua, costituisce un arricchimento e pertanto non va nascosto né dimenticato. È importante tenerla viva e raccontarla, soprattutto alle nuove generazioni”.

Molte le novità di questa edizione del Premio Campiello, tra le più importanti un accordo tra la Fondazione Campiello e il Ministero degli Esteri che permetterà agli scrittori finalisti di presentare le proprie opere nelle ambasciate italiane nel mondo.


(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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