Dati ancora una volta preoccupanti quelli rilevati dall’Ulss 2 Marca Trevigiana nell’area di Valdobbiadene, Castelfranco, Montebelluna e Asolo, dove si contano oltre 600 contagi settimanali su 100 mila cittadini.
Visto che la media veneta si attesta a metà di questa cifra, l’area dell’ex Ulss 8 è diventata oggetto di particolare attenzione mediatica e, con l’onere di prestare il nome al distretto, anche sulla città di Asolo si è concentrata la riflessione sulle cause di questa tendenza.
Stando alle informazioni attuali, ad Asolo l’amministrazione ha parlato della propria volontà di ufficializzare nelle prossime ore un’ordinanza che imponga la mascherina all’aperto in centro storico: se le regole attuali impongono di indossare le protezioni all’aperto soltanto qualora non fosse garantito il distanziamento sociale, quest’ordinanza le esigerebbe in qualsiasi caso, anche trovandosi da soli.
Al mercatino natalizio della domenica, per esempio, i visitatori dovrebbero in questo caso mantenere sempre addosso la mascherina all’interno delle aree stabilite.
Probabilmente l’amministrazione ufficializzerà l’ordinanza nelle prossime ore e la renderà pubblica appena considerati tutti gli aspetti che la riguardano, compreso il controllo del rispetto della stessa, che potrebbe ricadere sul Comando di Polizia locale di Asolo.
Con l’ombra della variante Omicron alle porte, ancora mai tracciata nella Marca, le amministrazioni dei vari Comuni hanno ridimensionato fino a sopprimere molte delle iniziative natalizie: da una semplice accensione dell’albero (che ad Asolo doveva essere ieri), al grande Capodanno in piazza (come quello di Montebelluna) le comunità più attive dal punto di vista degli eventi hanno dovuto correre ai ripari.
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