Scarpa diventa Società Benefit: “Cambio di status per l’impegno verso l’ambiente e le generazioni future”

Scarpa, azienda italiana leader nella produzione di calzature da montagna e per le attività outdoor, ha assunto la forma giuridica di Società Benefit, formalizzando l’unione degli obiettivi economici con la creazione di beneficio comune. In questo modo la società rende esplicito e ufficiale l’impegno a esercitare le proprie attività operando secondo un modello di sviluppo responsabile, sostenibile e trasparente.

L’adozione dello status di Società Benefit, avvenuto tramite modifica statutaria e raggiunto con il supporto di Nativa, è il frutto di un lungo percorso dedicato alla sostenibilità da sempre parte integrante della storia e del modello di business dell’azienda di Asolo. Scarpa da sempre mette al centro la persona e il suo rapporto, rispettoso e autentico, con la natura e l’ambiente montano, attraverso prodotti di qualità, sicuri e altamente performanti, in grado di garantire una lunga durata e ridurre così la produzione di rifiuti immessi nell’ambiente.

“La sostenibilità è da sempre insita nel nostro DNA, e fin dalle origini, la nostra filosofia produttiva verte sul rispetto per l’ambiente, le persone e la comunità – ha dichiarato Sandro Parisotto, presidente di Scarpa -. Realizziamo prodotti che permettono di vivere da vicino l’ambiente naturale e la montagna, in maniera sicura e rispettosa, con un approccio sostenibile che ora è entrato anche nel nostro statuto. Diventando Società Benefit non abbiamo fatto altro che formalizzare un disegno che era già tracciato e che ora diventa un impegno preciso, verso l’ambiente e le generazioni future. Essere sostenibili oggi significa creare un nuovo modello di fare impresa, saper misurare e pianificare con rigore e trasparenza l’effetto nel breve e nel lungo periodo delle nostre attività, affiancando al piano industriale quello di sostenibilità”.

Tre anni fa Scarpa ha lanciato il “Green Manifesto”, impegno programmatico sui propri principi sostenibili, e ha intrapreso la loro realizzazione attraverso la messa in atto di numerose iniziative. Tra queste, la formazione del personale sui temi di innovazione sostenibile e un’Engagement Survey a livello globale con l’obiettivo di raccogliere dai dipendenti proposte di miglioramento. 

Dal 2020, inoltre, la sede italiana utilizza esclusivamente energie rinnovabili certificate o provenienti da biomasse vegetali a basso impatto e si è dotata di impianti fotovoltaici per un ulteriore risparmio di emissioni. L’impegno concreto di Scarpa si riflette anche in iniziative tese a diminuire gli impatti dei processi produttivi, creare prodotti più durevoli nel tempo e meno inquinanti, sperimentare su materiali riciclati e certificati.

Nel mese di aprile l’azienda ha varato la prima fase di LIFE Re-Shoes, progetto che nasce allo scopo di fornire una soluzione alternativa, circolare e sostenibile per la gestione del “fine vita” delle scarpe, introducendo pratiche di riciclo come nuovo standard all’interno della filiera dell’industria del settore. L’iniziativa, che rientra nel programma LIFE dell’Unione Europea, prevede la raccolta, in circa 250 punti vendita in Italia, Francia, Austria e Germania, di scarpe usate del modello Mojito, il più noto e diffuso, che entreranno in un sistema di riciclo virtuoso e porteranno alla realizzazione di altrettante paia di un nuovo modello che utilizzerà tra il 50 e il 70% di materiale riciclato.

Obiettivo è un nuovo prodotto riciclato di alta qualità, diminuendo così lo smaltimento e l’uso di materie prime vergini e mirando ad azzerare i rifiuti post-lavorazione. Il processo porterà a una riduzione, rispetto allo standard, del 52,4% di emissioni di gas serra, del 50% dell’impiego di sostanze chimiche, del 65% di consumo di acqua e del 54,5% di energia. Nei mesi scorsi inoltre, Scarpa ha lanciato sul mercato il Maestrale Re-Made, il primo scarpone da scialpinismo interamente realizzato con plastiche ricavate da scarti di produzione.

“Diventare Società Benefit è risultato di un percorso lungo e consapevole, ma per noi rappresenta soprattutto un punto di partenza – ha commentato Diego Bolzonello, amministratore delegato di Scarpa -. Sono tante, infatti, le sfide che ci attendono per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità dell’ambiente e la vita delle persone. L’ambizioso progetto LIFE-Reshoes è solo un esempio di come la forza delle idee, unite all’impegno e alla volontà, possano davvero ribaltare la tradizionale prospettiva di produzione e consumo, introducendo il tema del riciclo dei materiali attraverso la collaborazione e la partecipazione attiva dei nostri clienti, anche in una produzione di qualità e altamente tecnica come è quella di SCARPA”.

Ad accompagnare Scarpa nella definizione e implementazione della propria strategia l’azienda Nativa, Regenerative Design Company che supporta le aziende nel loro percorso verso la sostenibilità: “Il mondo dell’outdoor è da sempre ancorato ai valori fondamentali della sostenibilità: rispetto e protezione della Natura, benessere delle persone, cura per le generazioni future – sottolinea Eric Ezechieli, co-founder di NATIVA -. Fin da quando abbiamo conosciuto SCARPA, che è protagonista in questo mondo, ne abbiamo sentito la naturale affinità con il modello di Società Benefit: un’azienda familiare, fortemente radicata nel territorio e con una prospettiva multigenerazionale. Con questo nuovo status giuridico SCARPA rafforza le proprie basi e si dota della governance migliore per navigare nella complessità dei mercati di oggi. Un’espressione di leadership che può ispirare tutte le aziende del settore che vogliono competere sul mercato e nel contempo fare la propria parte in favore delle persone e del pianeta”.

(Foto e video: Scarpa – Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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