“Se vogliamo figli grassi, gobbi e ciechi questa è la strada giusta”. Crepet e il sindaco di Verona Tommasi al Duse su giovani, sport e digitale

Crepet e il sindaco di Verona Tommasi al Teatro Duse su giovani, sport e digitale
Crepet e il sindaco di Verona Tommasi al Teatro Duse su giovani, sport e digitale

Non va per il sottile lo psichiatra Paolo Crepet nel parlare ai genitori dei loro figli, e forse proprio per questa sua sincerità incensurata è riuscito ad animare un teatro gremito com’era il Duse di Asolo martedì 4 aprile.

Sullo stesso palco c’era anche il sindaco di Verona, Damiano Tommasi che ha lasciato la sua città all’ultima serata di Vinitaly per venire nel trevigiano a parlare di giovani, di sport, di scuola. Scuola come quella che l’ex calciatore professionista ha fondato: bilingue e con orari estesi, pensata per dare ai ragazzi una proposta educativa a tempo pieno e a tutto tondo.  

Più che di didattica, durante l’incontro organizzato dall’Academia dei Rinnovati e fortemente voluto da alcuni sponsor locali, si è parlato di rapporto genitori-figli e, all’inizio, di attività sportiva. Ad aprire il dialogo è stato il sindaco Mauro Migliorini, che poi ha lasciato spazio ai relatori e alla moderatrice, la giornalista Katy Mandurino.

L’iper-connessione che ucciderà lo sport

Tommasi ha parlato, anche pescando dalla propria esperienza, di come la competizione sia vista oggi come qualcosa di esclusivamente negativo, da evitare e di come possa invece spingere i ragazzi a lavorare per migliorarsi. “Io credo che l’iper-connessione porterà alla fine dello sport – ha detto invece Crepet – È talmente evidente che non capisco come ci possa sfuggire. È evidente che se sei sempre su Instagram, non puoi essere al contempo un grande sportivo”.

Crepet ha dato come esempio alla platea dei numeri preoccupanti: ha affermato che durante il covid è stato registrato un aumento del 60% dei casi di miopia tra i ragazzi. Al contempo, sarebbe stato riscontrato un incremento anche delle problematiche posturali e un decisivo peggioramento nell’equilibrio psichico dei ragazzi, con la difficoltà, per esempio, a distinguere la notte dal giorno. “Se volete che i vostri figli diventino una generazione di ciccioni, gobbi e ciechi, la tecnologia digitale è il mezzo ideale” ha aggiunto.

“Adesso è venuta a galla questa cosa dell’intelligenza artificiale. Io la dicevo già otto anni fa in un libro che avevo intitolavo “Baciami senza rete”. L’AI è l’introduzione alla demenza: è un cobra e se lo volete portare a casa ne siete responsabili anche per i vostri figli. Inutile dire di no. Quello che sta succedendo è evidente – e ha fatto l’esempio dei visori in realtà aumentata – Chi mai andrà a giocare a calcio quando sarà più comodo farlo dal divano?”.

Il sindaco di Verona Damiano Tommasi

La pigrizia dei giov… anzi, dei genitori

E su quali possono essere gli strumenti per avvicinarsi al mondo dei giovani, Damiano Tommasi ha risposto: “Credo che ridare dignità all’attività motoria sia un compito che può avere un proprio spazio a scuola. Il mio timore è quello di non riuscire a comprendere i ragazzi, il loro modo di comunicare, il loro modo di portare a termine degli obiettivi”.

Avvicinarsi a una soluzione, per Crepet, significa rendersi consapevoli che essere genitori significa educare i propri figli senza “schivarne” i problemi: “Se i giovani dovessero stare a scuola fino alle 17, potrebbero fare dello sport a scuola. E sapete perché dovrebbe essere così? Perché l’insegnante conosce e capisce quei ragazzi, ed è formata per farlo.

È così difficile capire che le relazioni interpersonali tra i ragazzi nascono sullo scuolabus, alla mensa, in classe o a ricreazione? E così capiscono che i problemi che percepiscono loro, li hanno anche tutti gli altri. Invece noi, i ricchi, abbiamo deciso di far tornare i nostri figli a casa alle due. Così arrivano giusto in tempo per guardare Uomini e Donne”.

“Penso sia più maturo cambiare l’atteggiamento dei genitori, rispetto che cambiare il sistema scuola. Cominciate a fare le rivoluzioni a casa, invece che chiedere ai ministeri di cambiare le cose. Certo, le scuole sono uguali a quando andavo a scuola io, anche se tutto il resto è cambiato. Sono andato a vedere quella che ho frequentato io: manco il 110% hanno usato. L’unica cosa che è cambiata è che un tempo erano tutti maestri, oggi solo maestre (e anche su questo ci sarebbe da parlare” ha continuato Crepet.

Smettetela di fare lo zaino ai vostri figli

“E smettetela di fare lo zainetto ai vostri figli. Che se lo facciano da soli! E al liceo già dicono che sono stressati: ma di cosa che vengono promossi al 99%? La ragione è sempre semplice e davanti agli occhi di tutti: i genitori non vogliono avere pensieri, vogliono sentirsi moderni, equilibrati, sempre ragionevoli. Invece in età adolescenziale, per un figlio o una figlia, è fondamentale toccare i propri limiti. E non fatevi confondere nel pensare che tutto questo cambiamento avvenga in tutto il mondo: in Danimarca arriva il pulmino giallo alle 7.45 e torna alle 18.00 a prendere i bambini, non c’è nessuna Panda del nonno che va a prendere e portare i bambini”.

Ha concluso la serata il presidente dell’Academia dei Rinnovati Giancarlo Zizola, che ha ringraziato i presenti, gli sponsor e il pubblico: di seguito il suo commento sulla sua serata.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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