Un’altra “Lavanda delle Strade” nel primo giovedì di primavera: il parallelismo tra l’episodio biblico e l’iniziativa Coldiretti

Mentre si avvicina la Pasqua continua la sanificazione delle strade da parte di Coldiretti, che porta Asolo verso un nuovo step di disinfezione dei lotti che vedrà giovedì 9 aprile, dalle 19.30, di nuovo i trattori delle aziende locali, in particolare Tonello e Visentin, in azione con atomizzatori all’acido peracetico sulle strade della città dei cento orizzonti, supportati dalla Protezione Civile e dalla Polizia Locale.

Quel primo giovedì di aprile, che potrebbe chiamarsi “la Lavanda delle Strade”, si addice bene a un parallelismo con un episodio evangelico che secondo i Vangeli sarebbe avvenuto proprio nel primo giovedì di aprile, durante “l’Ultima Cena”.

Per la Marca Trevigiana, così come per tutt’Italia, si tratta di una Pasqua diversa dalle altre: mentre per chi è credente non poter andare in chiesa riassume le difficoltà di questo periodo, per chi è laico, i riferimenti religiosi hanno avuto e continuano ad avere un impatto indiscutibile sulla tradizione italiana e quest’anno non saranno soltanto le celebrazioni a essere sacrificate in nome della sicurezza dei cittadini, ma tutte le ricorrenze che ne derivano.

Quello che è certo è che ogni festeggiamento questo weekend verrà ridimensionato nella realtà domestica sia per i credenti sia per gli atei.

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Per i più assidui praticanti della preghiera ci sarà un ritorno alla lettura di bibbie e vangeli: sia leggendo questi volumi in prospettiva letteraria che in prospettiva teologica, quello descritto dai vangeli è un mondo dove poter trovare dei parallelismi o perlomeno dei dettagli che rapportino la condizione di reclusione in cui ci troviamo con quella sensazione di libertà che desideriamo riottenere.

In particolare l’episodio evangelico facilmente riconducibile alla sanificazione delle strade di questo giovedì è quello della “Lavanda dei Piedi”, che riporterebbe la data della notte precedente alla crocifissione di Cristo, quindi proprio il primo giovedì di primavera, episodio riconoscibile anche sull’omonima tela del Tintoretto.

La scena, tratta dal capitolo 13 del Vangelo di Giovanni, ritrae Gesù che, preso uno straccio e un catino, inizia a lavare i piedi degli apostoli: secondo alcuni studiosi, il contesto storico in cui la vicenda si svolge suggerisce una vera e propria tradizione che si ripeteva tra schiavo e padrone, figlio e padre, moglie e marito, qualcosa che insomma esisteva prima del cattolicesimo.

Sempre secondo altre teorie che si distaccano dal mondo teologico per favorire un approccio letterario, facilmente consultabili sul web, il fango da cui gli apostoli sarebbero stati puliti sarebbe stato la metafora non tanto del peccato, quanto della paura dell’uomo nei confronti della malattia e della morte.

Anche se il parallelismo mette a confronto due gesti nettamente diversi, la sanificazione dei luoghi pubblici che ad Asolo avverrà proprio questo giovedì, quello precedente alla domenica di Pasqua, sulle strade della Marca Trevigiana, avrebbe proprio lo scopo di “lavare i piedi” a un territorio dove il coronavirus si è appiccicato come fango sotto le suole delle scarpe.

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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