Nell’immaginario collettivo, il supereroe è una persona che, grazie a straordinarie capacità o poteri, riesce a compiere azioni coraggiose, sempre a fin di bene, che altrimenti nessun altro riuscirebbe a portare a termine.
Una mostra, inaugurata ieri ad Asolo, visitabile fino all’11 giugno alla Sala della Ragione e all’interno della Torre Civica, invita a riflettere su come i supereroi esistano davvero anche oggi, tra le contrade dei borghi, sulle strade, tra le corsie degli ospedali e anche dove meno potremmo immaginare di trovarli.
Un racconto ottimista quello di “Un mondo di supereroi”, a cura di Enrica Feltracco e Massimiliano Sabbion, nel quale tutti noi possiamo diventare eroi anche senza un mantello, senza una maschera e con i soli poteri di cui siamo dotati fin dalla nascita.
La mostra esplora anche le origini dei supereroi, indagando il mito con l’artista Ciro Palumbo, e arrivando poi ai giorni nostri, attraverso esempi di street art. L’esposizione è stata indiscutibilmente contaminata anche da quella che Massimiliano Sabbion ha definito “l’unica forma d’arte nata nel Novecento”, ovvero il fumetto, facendole assumere ancor più rilevanza anche per le nuove generazioni. Queste conoscono gli stessi soggetti dei loro genitori (e in alcuni casi dei loro nonni) anche attraverso i tanti remake del cinema contemporaneo.
Nelle tele e nelle sculture di questa mostra, però, i supereroi dell’universo narrativo Marvel o di quello della DC Comics si fondono con quelle figure che simboleggiano oggi il coraggio e la lotta per le libertà.
Gli artisti sono ventidue e vengono da tutt’Italia ma anche dall’estero: Alessio B, Fabrizio Berti, C0110, Franz Chi, Marco Chiurato, Cristiano De Matteis, Damiano Fasso, Silvio Fiorenzo, Daniele Fortuna, Johan Friso, Giuseppe Inglese, Juuri, Lumino, Elena Marchesini, Ciro Palumbo, Andrea Poggipollini, Marco Rea, Andrea Tagliapietra, Xing Junqin, Akira Zakamoto, Davide Zanella, Zero Mentale. In collaborazione con l’assessore al sociale Andrea Canil, anche alcuni ragazzi di Asolo hanno partecipato a una sezione della mostra.
“Anche questa volta gli artisti ci hanno stupito e hanno fatto la differenza – ha commentato la curatrice Enrica Feltracco – È stata una corsa contro il tempo per organizzarla in tempo, ma finalmente possiamo dire che la mostra esprime ciò che volevamo: ovvero che ognuno di noi può essere un eroe o un’eroina. Abbiamo attirato giovani come Alessio B. e C0110, portando qui le loro opere. I supereroi, potremmo dire, ci sono stati anche nella quotidianità della mostra”.
Sono stati caldamente ringraziati anche gli sponsor della mostra, che hanno permesso un numero rilevante di opere. “È bello vedere come gli artisti hanno parlato linguaggi contemporanei diversi, trasformando gli eroi del passato in supereroi moderni” ha aggiunto Sabbion.
“È nostra intenzione che il nostro museo narri anche di contemporaneità e di attualità, non soltanto di passato – ha affermato l’assessore alla cultura Gerardo Pessetto, aprendo la conferenza d’inaugurazione dell’evento – L’anno scorso abbiamo parlato del bacio, quando più ne avevamo bisogno. Quest’anno parliamo di quei supereroi che vivono tra di noi, nascosti nelle nostre comunità”.
“Durante la pandemia diverse aree sono diventate aride alla cultura – è intervenuto il sindaco Mauro Migliorini – Per fortuna non è il nostro caso, anche se siamo una piccola cittadina di appena 9mila abitanti: questo perché c’è una grande sinergia tra amministrazione e privati, ma anche associazioni e associazioni di categoria, il che ci consente di fare cultura in modo costante e per tutti. Abbiamo un ufficio cultura composto da due persone, che si danno da fare tutto l’anno per presentare iniziative come questa”.
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