Zaffira, nata a Villa d’Asolo nel 1922, festeggia un secolo di vita assieme alla comunità. Il suo motto: “Ciapàr la vita come che la vien”

Uno sguardo fiero, da una donna che ha visto sua madre dividere un fico per pranzo e distribuirlo a dodici tra fratelli e sorelle, tinta ai capelli e un sorriso che si accentua di tanto in tanto quando si avvicina uno dei dieci nipoti o dei sei pronipoti.

Tra i palloncini e gli auguri affettuosi del Gruppo spontaneo Villa d’Asolo che anima la piccola frazione periferica della città, Zaffira Mazzarolo compie cent’anni.

È la prima donna di Villa, almeno da quanto risulta sui registri, a raggiungere questo traguardo dopo tanto tempo: dopo la messa in chiesa, al centro parrocchiale i parenti e gli amici del paese (in foto) le hanno preparato una festicciola con tanto di fiori, palloncini e abbracci.

La signora non ha potuto esprimere la propria contentezza per via di una sordità che l’affligge da tanti anni, ma dal suo sguardo si evince ancora grande lucidità, affetto per i propri famigliari e, non per ultima, una solida fede.

All’epoca della sua infanzia, la località dove oggi sorge Villa d’Asolo si chiamava Pradazzi: la maggior parte delle ragazze avevano appena due scelte, lavorare come serve o contadine (e talvolta entrambe le cose) oppure emigrare altrove per cercare fortuna.

Zaffira, probabilmente proprio perché dedita al lavoro, venne scelta per servire in casa, a Roma, per un periodo. Tornata a Villa e maritata, lavorò sempre moltissimo, facendo la contadina in campi in affitto.

L’amore per suo marito Giovanni (Scariot), anch’esso originario di Villa d’Asolo, e per i figli, per i quali è sempre stata presente, è stata una componente importante del suo carattere. In particolare, Andrea ricorda di quando a vent’anni per una fastidiosa complicazione medica per la quale era stato ricoverato, Zaffira si prese cura di lui ogni giorno, da Asolo a Padova, per diversi mesi.

La sua vita sono stati l’amore, la fede e il lavoro, nel segno dell’umiltà e della bontà d’animo – spiegano i figli Andrea, Umberto e Fiorella, (e oltre a loro, anche Gemma e Rosanna) – Ha faticato tanto, con grande sacrificio. Di carattere è positiva, sensibile, buona ma non buonista”.

Oggi la signora vive con la famiglia di Fiorella, ma gli altri quattro figli vengono a trovarla spesso e volentieri. Per l’occasione, oggi, il Gruppo spontaneo di Villa le ha anche regalato un trionfo di fiori con grande emozione di tutti i presenti. “Per noi del Gruppo Spontaneo Villa D’Asolo, festeggiare i 100 anni della signora Zaffira è un onore – dichiara Giordano Vendrasco. – Ai primi di agosto avremo un’altra paesana che festeggerà questo traguardo. Per noi è un punto di partenza e uno stimolo a tornare a far ripartire quelle attività che come gruppo spontaneo organizziamo per la nostra comunità”. Anche il sindaco Mauro Migliorini ha anticipato gli auguri alla signora, inviandole un telegramma e un mazzo di fiori.

“Ciapàr la vita come che la vien” è il mantra della signora Zaffira, che ancora sa ripetere ai figli, anche solo con gli occhi, quando qualcosa non va e bisogna accettarlo lo stesso.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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