Arresto cardiaco imminente fuori dal rifugio: salvata da agenti e soccorritori

Colpita da un grave problema cardiaco, ma salvata grazie alla prontezza degli agenti. E’ quanto accaduto, nella mattinata del 30 dicembre scorso, a una 70enne italiana, che in quel momento si trovava all’esterno del “Ristoro Belvedere” in Cima Fertazza a Selva di Cadore.

A dare l’allarme, intorno alle 10.15, era stato uno sciatore (il genero della donna), che ha raggiunto gli ufficio del Distaccamento Sciatori di Selva di Cadore e, in evidente stato di agitazione, ha riferito al personale presente che, poco prima, sua suocera era stata colta da malore e si trovava in quel momento seduta su una panchina all’esterno del rifugio accusando forti dolori al petto.

Vista la situazione descritta dall’uomo, gli agenti hanno raggiunto immediatamente la persona in difficoltà, la quale, nonostante fosse cosciente, manifestava evidenti sintomi di sofferenza cardiaca quali voce flebile, colorito pallido e respiro lento e affaticato.

Dato il quadro clinico è stata allertata la Centrale Operativa del 118 che, ipotizzando la possibilità di un imminente arresto cardiaco, ha deciso di far alzare in volo l’elicottero con a bordo l’unità medica di rianimazione. Gli operatori, nel frattempo, avevano provveduto a mettere in sicurezza l’area di atterraggio dell’elicottero, al momento affollata di sciatori e occupata da attrezzatura sciistica.

Alle 10.38 l’atterraggio del velivolo con il personale sanitario che, dopo i primi interventi di stabilizzazione della paziente, ha optato per il trasporto d’urgenza della stessa all’ospedale “San Martino” di Belluno.

L’intervento di soccorso si è rilevato provvidenziale, poiché la donna è risultata poi colpita da ischemia cardiaca ed è tuttora ricoverata in terapia intensiva.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: Questura di Belluno)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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