Ieri sera un’imponente colata detritica ha interrotto il passaggio sulla SR48 tra il centro di Auronzo di Cadore e Misurina, impendendo il passaggio a chi rientrava in paese o invece lo lasciava per raggiungere Cortina e Dobbiaco. Più precisamente l’evento atmosferico ha interessato un tratto a 14 chilometri scendendo da Misurina, in località Cosderuoibe, a metà strada tra Val Marzon e la centrale elettrica di Somprade.
In breve tempo gli uomini delle Forze dell’ordine, della Protezione civile dell’amministrazione comunale e dei Vigili del fuoco sono intervenuti per verificare che la frana non avesse coinvolto veicoli: successivamente, mentre gli operatori hanno iniziato a rimuovere il materiale, è stata creata una deviazione lungo la parallela ciclabile che consentisse di far passare le automobili a senso alternato e smaltire, se pur lentamente, il traffico.
Secondo i testimoni, la fortuna è stata che la colata è scesa lentamente dalla valle, senza irruenza, tanto che gli automobilisti in quel tratto rettilineo hanno potuto osservarla, con terrore ma riuscendo a fermarsi. Da tempo l’amministrazione lavorava nella vicina Val Marzon nel tentativo di tenere pulita la strada più a monte, che spesso era interessata da fenomeni di questo tipo: negli ultimi tempi, infatti, la via che sale verso l’abbeveratoio risalente al 1917 presente più a monte era chiusa per questo motivo.
La Val Marzon
La Val Marzon, che in realtà si trova mezzo chilometro a nord est rispetto a dove sono scesi i detriti, è una valle perlopiù selvaggia, dove è attiva soltanto una piccola fattoria gestita da una tenace famiglia del paese, con alcuni asini, maiali e altri animali da cortile. Nelle vicinanze si è recentemente svolto il Wood Party, una delle feste estive più apprezzate del paese. Più in alto, alcuni sentieri piuttosto impegnativi portano alle Tre Cime di Lavaredo e al loro circondario. Nella parte più alta di Val Marzon, l’ultimo tratto raggiungibile in auto, sono presenti diversi punti riconducibili ai fatti della Prima guerra mondiale, mentre negli anni ’60 si usava chiamare questa località la “Valle del Peccato”, poiché le giovani coppie tendevano a percorrerla per appartarsi in auto.
(Foto: Auronzo per il futuro).
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