“Diffidate da chi vi parla di impatto zero”: l’assessore Bottacin ai ragazzi delle scuole

L’assessore regionale Bottacin tuona: “Diffidate da chi vi parla di impatto zero”

“L’uomo appartiene alla terra. Non il contrario”: questa la premessa fatta ai ragazzi delle scuole di Belluno ieri, sabato 9 marzo, al Teatro comunale, dove si è dato inizio al progettoDi-verde-nte”, per il quale il verde – al centro di questo nome bizzarro – diventa un argomento da affrontare con serietà ma anche divertendosi.

Ad aprire i lavori di questo già consolidato modello di didattica ambientale, che si terrà anche all’aria aperta nel territorio, c’erano l’assessore comunale alla Protezione civile Lorenza De Kunovich e l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin. Quest’ultimo ha tenuto un discorso ai ragazzi, sottolineando come spesso il tema dell’ambiente venga semplificato attraverso ideologie o stereotipi.

“Spesso quando parliamo di ambiente, pensiamo alle foreste, ai prati immacolati, ma dimentichiamo di farne parte. In questi anni, nove da assessore della Regione Veneto, ho avuto modo di confrontarmi con tanta gente e a volte trovo semplificazioni eccessive quando si parla di ambiente, concentrandosi solo su una porzione del problema o della soluzione. Sono convinto invece che l’ambiente sia la materia più complessa in assoluto.

Molto attento il giovane pubblico durante l’evento che ha dato inizio al progetto “Di-verde-nte”

Per esempio, quando si parla di tecnologie – tutti noi abbiamo un cellulare – si parla di energia elettrica: ci serve la luce, il riscaldamento, ma da qualche parte quell’energia va reperita. E allora cominciamo a dire: il carbone e il petrolio non vanno bene, perché sono inquinanti e non rinnovabili, così puntiamo tutto sulle fonti rinnovabili pensando che non abbiano altre conseguenze.

Ma anche la fonte rinnovabile per eccellenza, ovvero l’idroelettrico, ha degli effetti: guardate i nostri fiumi depredati dall’acqua per produrre energia, quindi la carenza per irrigare i campi, la morìa dei pesci, la scarsità di sabbia a Jesolo perché i corsi d’acqua non hanno più la stessa portata. Bruciamo la legna e diffondiamo il PM10, trasformando la Pianura padana in una delle zone più inquinate d’Europa, perché caratterizzata anche da uno scarso ricambio d’aria.

Quindi capite che quando qualcuno semplifica le cose, dicendo per esempio che l’elettrico è la soluzione, in realtà non è così: andranno gestite altre problematiche che ne derivano. Se vogliamo continuare a vivere su questa pianeta, dobbiamo cercare di utilizzare soltanto quello che ci serve davvero. Certo, non possiamo chiedere alle aziende di tornare all’età della pietra, ma dobbiamo trovare un equilibrio tra qualità della vita e ambiente.

È stato citato il tema dei cambiamenti climatici: anche su questo ognuno di noi può fare qualcosa, ma non bisogna semplificare dicendo “non c’è siccità perché piove” e al contempo non si può dire che “non piove più”, perché non è vero: semplicemente piove in maniera diversa e questo ha delle conseguenze. Lo ripeto, diffidate di chi semplifica troppo le cose: qualche anno fa Greta Thumberg era su tutte le televisioni internazionale, a dire che la fonte energetica rinnovabile è nucleare. Adesso lei non si vede più, è praticamente scomparsa, probabilmente perché secondo qualcuno non poteva dirlo.

Una fonte energetica che non abbia un rovescio della medaglia, ovvero che non generi alcun problema, non esiste. Quindi bisogna fare attenzione, studiare in profondità e cercare di trovare le soluzioni meno impattanti possibile. Se qualcuno vi parla di “impatto zero”, sta raccontando una bugia”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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