“Se l’Italia non vuole la caccia, che venga abrogata! – ha affermato il ministro Nello Musumeci, ospite d’onore di Caccia, Pesca e Natura a Longarone Fiere, dove il termine “natura”, secondo lui, è superfluo da ribadire dopo i primi due. – Ma se la Costituzione italiana ritiene che l’attività venatoria sia legittima, allora deve essere ritenuta tale. Non si può giocare a inceppare questo meccanismo. Negli anni abbiamo sperimentato questo isolamento del cacciatore, che è una figura che è come se dovesse svanire lentamente. Perché? Perché nessuno si deve assumere la responsabilità di averne determinato la fine”.
Musumeci è venuto a Longarone questa mattina anche per rendere onore al 60esimo anniversario del disastro del Vajont, in qualità di ministro della Protezione Civile, ma è stato gradito ospite della Fiera e del suo presidente, Michele Dal Farra, che l’ha accolto assieme a molte altre figure istituzionali, dal presidente della Provincia di Belluno nonché sindaco Roberto Padrin al collega trevigiano Stefano Marcon, dal senatore “di casa” Luca De Carlo, agli assessori regionali Corazzari e Bottacin, nonché quasi l’intera rappresentanza di Forza Italia.
I temi trattati dalla Fiera Caccia, Pesca e Natura, quest’anno, sono più attuali che mai: quello relativo alla gestione della fauna è stato trattato attraverso diverse conferenze scientifiche, che hanno visto al centro il ritorno di alcune specie autoctone nel territorio del Triveneto. Non soltanto lupi e orsi, però: si è parlato per esempio anche della lontra, recentemente fotografata in Cadore.
Tanti anche quest’anno gli espositori, che hanno dialogato con visitatori provenienti anche dai paesi vicini, come Austria e Slovenia. Grande magnete per il pubblico è stata anche la Festa del Cacciatore, che apre la stagione della caccia e che ha visto una moltitudine di appassionati seduti a pranzare uno a fianco all’altro in un padiglione dedicato all’esposizione dei trofei dei vari club. Il concorso di tassidermia, anch’esso attesissimo dalla nicchia di appassionati, ha selezionato come opera vincitrice quella ritraente una lince, esposta in un salone dedicato assieme alle altre classificate, che anche il ministro Musumeci ha visitato con curiosità dopo il taglio del nastro.
“Senza le persone che oggi questa fiera rappresenta, i cacciatori e i pescatori, non solo noi oggi non avremmo un patrimonio ambientale curato: avremmo un territorio del tutto abbandonato, in preda ai problemi legati alla gestione della fauna ed esposto alle calamità naturali. Considerando che tra vent’anni il 70% della popolazione vivrà in aree urbane, la gente di montagna rappresenta l’unico vero presidio per questi Comuni e queste ricchezze” ha affermato il senatore Luca De Carlo, durante la conferenza pre-inaugurazione.
“Per quanto riguarda la pesca c’è stato un grande lavoro sulle nostre lagune: sarebbero state destinate all’abbandono, al degrado, e invece oggi rappresentano delle opportunità per territori che oggi possono dare un futuro alle nuove generazioni – ha continuato l’assessore Cristiano Corazzari, – La cronaca ci pone di fronte a degli argomenti anche di drammatica attualità sul controllo della fauna selvatica: il problema dei grandi carnivori c’è anche qui. Fortunatamente qui non abbiamo una presenza stanziale dell’orso, ma abbiamo il lupo. Attualmente 14 branchi censiti, con oltre 150 esemplari”.
“Abbiamo un piano di gestione che deve venire approvato – ha continuato a dire, – affinché le norme ci consentano di intervenire là dove si verificano delle situazioni di confidenza e avvicinamento tra questi predatori e l’uomo. Se vogliamo che i turisti possano vivere le nostre montagne e le nostre campagne dobbiamo permettergli di farlo in piena sicurezza”.
Gli uffici della Regione, in effetti, hanno anche sviluppato due programmi pensati per la gente di montagna, ai quali ha dedicato due rispettive conferenze nel pomeriggio: uno riguarda un sistema di monitoraggio di alcune malghe, l’altro invece la salvaguardia delle specie ittiche autoctone dopo gli effetti della tempesta Vaia, come la trota marmorata. A questi temi dedicheremo prossimamente un approfondimento a parte.
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