Conservazione della biodiversità e prevenzione dei danni all’agricoltura: sono le due linee guida che vedono rinnovata la sinergia tra Provincia di Belluno, mondo agricolo, ambientalisti, associazioni venatorie e riserve alpine di caccia.
Si sono riuniti nei giorni scorsi al “Tavolo verde”, costituito dall’amministrazione provinciale qualche anno fa per affrontare in maniera sinergica la gestione del patrimonio ambientale e naturalistico, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
La riunione è servita per ribadire la disponibilità di tutti a lavorare per obiettivi comuni. Sotto la lente il calendario venatorio, che partirà nei prossimi mesi, e il nuovo approccio scientifico nei piani di abbattimento validati da Ispra (ente di ricerca del Ministero dell’Ambiente). Da parte delle associazioni di categoria agricole è emersa la richiesta di interventi puntuali per prevenire i danni e proteggere le colture di qualità diffuse in tutta la provincia.
“Una richiesta che trova piena collaborazione all’interno del “Tavolo verde”, dove la gestione venatoria ha dimostrato negli anni la capacità di contemperare interessi differenti per il territorio” spiega il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin.
“La conservazione della biodiversità, da un lato, e la prevenzione dei danni all’agricoltura, dall’altro, sono gli elementi attorno ai quali tutti i soggetti si trovano d’accordo, con uno spirito di leale collaborazione che porta benefici per l’intera provincia – conclude Padrin -. La Provincia intende lavorare a una gestione faunistico-venatoria in continuità con il passato, proprio perché è stato riconosciuto il valore e la capacità di una conduzione in grado di assicurare gli interessi collettivi del territorio e di tutela del patrimonio ambientale”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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