La Chiesa di Padova (“sorella” di quella vittoriese, visto che da lì arriva il nuovo vescovo monsignor Riccardo Battocchio) si arricchisce di un nuovo “eremita diocesano”: domani mercoledì Gianmartino Maria Durighello, della parrocchia dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria di Quero, farà la sua professione eremitica temporanea nelle mani del vescovo monsignor Claudio Cipolla e diventerà fratel Gianmartino Maria. La celebrazione è alle ore 18.30 nella chiesa parrocchiale di Quero.
Durante il rito di professione eremitica all’interno della celebrazione di domani Durighello, dopo essere stato presentato dal delegato per la vita consacrata, don Antonio Oriente, chiederà di «essere consacrato eremita per offrire la mia esistenza totalmente a Gesù Cristo in obbedienza al suo Vangelo, in castità e povertà, nella preghiera continua e nel lavoro, dedicando la mia vita alla lode di Dio, al servizio della Chiesa e alla salvezza del mondo». Riceverà quindi dalle mani del vescovo la croce, segno della carità di Cristo e della fede; la regola di vita approvata dal vescovo a nome della Chiesa; il Libro della Liturgia delle Ore.
Durighello, musicista, è noto per la sua attività di direzione musicale e per la sua approfondita esperienza nel campo della musica e del canto liturgico. Arriva alla “professione eremitica temporanea” dopo un lungo cammino di discernimento adeguatamente accompagnato.
Originario di Campo di Alano (Belluno), Gianmartino Maria Durighello ha 64 anni e alle spalle una formazione classica al seminario dei padri Scalabriniani e studi di filosofia, accompagnati da quelli musicali nei Conservatori di Castelfranco Veneto (composizione) e Verona (direzione di coro e musica corale), oltre a corsi di perfezionamento in canto gregoriano e in musica rinascimentale e barocca.
È stato insegnante di educazione musicale nelle scuole medie di Quero, Alano, Pedavena, Feltre, Sovramonte, Puos d’Alpago, Lamosano, Calalzo e Lorenzago e dal 1994 al 2021 docente ordinario di conservatorio a Castelfranco Veneto e Riva del Garda. Direttore di coro e Compositore, in particolare come compositore ha ottenuto diversi riconoscimenti e premi a livello nazionale e internazionale.
In ambito diocesano insegna, dalla fondazione, nell’Istituto diocesano di Liturgia e Musica per la Liturgia ed è collaboratore di Villa Immacolata, casa diocesana di spiritualità, per la formazione liturgica, la lectio divina e gli esercizi spirituali.
Collabora con l’Ufficio liturgico nazionale ed è membro della Consulta nazionale della Cei, è docente al Co.Per.Li.M, Corso di perfezionamento liturgico musicale della Cei e collabora con diverse diocesi, congregazioni religiose e monasteri per la formazione liturgica, musico-liturgica e il servizio della Parola.
Con Durighello, che con la professione eremitica temporanea farà voto di castità, obbedienza e povertà, saranno otto gli eremiti diocesani (due donne e sei uomini tra cui due sacerdoti) che sostengono la Chiesa locale con la preghiera e con una testimonianza evangelica radicale, basata ciascuno su una propria regola di vita, approvata dal vescovo.
A prevedere la vita eremitica anche al di fuori degli istituti di vita consacrata è il nuovo Codice di diritto canonico del 1983, che al canone 603 paragrafo 1, recita: «…la Chiesa riconosce la vita eremitica o anacoretica con la quale i fedeli, in una più rigorosa separazione dal mondo, nel silenzio della solitudine, nella continua preghiera e penitenza, dedicano la propria vita alla lode di Dio e alla salvezza del mondo».
Il codice del 1983 introduce cioè la possibilità di via consacrata per il singolo fedele che fa la sua professione nelle mani del vescovo diocesano, che ne approva la regola di vita e ne segue il cammino.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Diocesi di Padova)
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