Concluso il percorso estivo del volontariato informatico “Giovani contro il gap digitale generazionale”

“All’inizio partecipavo per necessità, ora invece per il piacere di venire.” Questo è il giudizio di una corsista che ha preso parte al progetto organizzato dalle “Scuole in Rete per un mondo di Solidarietà e Pace” di Belluno.

Anche quest’anno infatti, grazie alla disponibilità di numerosi ragazzi e ragazze e degli organizzatori, si è concluso, presso la sede del Liceo artistico “T. Catullo” di Belluno e presso la sede della scuola media “S. Pertini” di Ponte nelle Alpi, il volontariato “Giovani contro il Gap Digitale”, che ha raggiunto rispettivamente la sua quattordicesima e la sua seconda edizione.

Il corso a Ponte nelle Alpi

Scopo dell’iniziativa è stato quello di ridurre il divario delle capacità digitali tra generazioni, fornendo le competenze informatiche di base per computer, tablet e smartphone attraverso il dialogo e la collaborazione tra giovani e anziani.

Il corso unisce nozioni teoriche e pratiche tra le più disparate: da Word a Gmail, da Google Maps ai servizi istituzionali (SPID, app IO, Vivi Veneto, etc…) fino all’approfondimento di tematiche chiave come la sicurezza e la privacy nel web ed uno sguardo alle tecnologie future come intelligenza artificiale, domotica e realtà virtuale.

Il corso a Belluno

Dall’altro lato anche i giovani ne traggono beneficio. “Di certo abbiamo migliorato la capacità di comunicare con le altre persone – afferma Alessandro, giovane volontario che ha partecipato all’attività – Personalmente mi definisco un ragazzo timido ed esponendo sia singolarmente ad un utente che certe volte davanti ad un intero gruppo di persone sono riuscito di sicuro a migliorarmi nell’esporre gli argomenti trattati.”

Ma i benefici di questo progetto non si limitano esclusivamente a ciò: infatti il contatto generazionale scaturito ha permesso l’abbattimento di pregiudizi da entrambe le parti e una più generale comprensione reciproca che hanno favorito l’instaurarsi di una relazione serena e aperta.

“Prima d’ora non ho mai trovato insegnanti capaci di comprendere le mie difficoltà e scendere al mio livello – commenta la corsista Maria Teresa – I volontari sono molto educati, non mi hanno mai messo a disagio e sono sempre veloci, attenti e disponibili.”

Il corso a Feltre

“Il corso centra le varie esigenze quotidiane in ambito digitale; è il secondo anno che partecipo, poiché le tecnologie sono in continua evoluzione e ritengo necessario mantenersi aggiornati” afferma il signor Eliseo, che, riguardo al rapporto utente-volontario, aggiunge: “L’incontro tra adulto e ragazzo dà origine ad uno scambio in cui l’anziano porta il proprio bagaglio di esperienze e il giovane le proprie competenze.”

È grazie a questi punti di forza che l’iniziativa si è ormai affermata come punto di riferimento in provincia favorendo l’aumento del numero degli iscritti, sia tra i volontari che tra i corsisti, che cresce di anno in anno.

Ma diamo un po’ di numeri: le attività anche quest’anno si sono svolte tra Belluno, Feltre e Ponte nelle Alpi: 1.580 le ore di volontariato donate dai giovani alla comunità, 40 i volontari impegnati (a cui vanno aggiunti 5 volontari reclutati dal Comune di Ponte nelle Alpi), 130 gli utenti iscritti, con una media di 95 presenti tra le 3 località sede dei corsi.

E non solo adulti e anziani tra gli utenti dei corsi, ma anche i ragazzini delle medie, per imparare in modo giocoso programmazione e robotica.

Il corso di robotica

Insomma continua l’impegno delle Scuole in rete per esplorare il lato utile del digitale, ma senza dimenticarne i rischi: anche questo progetto partecipa alle azioni delle Scuole in rete per promuovere la consapevolezza sociale e i patti di comunità per l’uso corretto del digitale.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Scuole in Rete – Belluno)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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