Forse nessuno ci pensa mai abbastanza, perché alla fine, quando siamo allo stadio, in aeroporto, in metropolitana o al 40esimo piano di un grattacielo, ci sentiamo abbastanza al sicuro. Ma c’è qualcuno che, durante la progettazione di quel luogo e negli anni successivi, pensa a cosa potrebbe accadere nel caso scoppiasse un incendio nel momento in cui al suo interno si trovano migliaia di persone e come queste possano mettersi in salvo senza rimanere intossicati o peggio morire tra le fiamme.
Tra questi, o forse sarebbe meglio dire uno dei migliori a fare questo, è il bellunese Gabriele Vigne, che è diventato anche il primo italiano a ricevere uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali nel campo dell’ingegneria antincendio: il titolo di Fellow, conferito dalla Society of Fire Protection Engineers (SFPE). La nomina è stata ufficializzata durante la Conferenza Europea della SFPE, che si è tenuta nei giorni scorsi a Edimburgo.
Originario di Belluno, Vigne ha iniziato la sua carriera accademica con una laurea in Ingegneria Meccanica all’Università di Padova, per poi specializzarsi in fluidodinamica del fuoco e del fumo presso l’Università di Lund, in Svezia, e l’Università di Jaén, in Spagna. Ha conseguito il dottorato di ricerca in collaborazione con l’Imperial College di Londra e il centro di ricerca polacco ITB.
Nel corso della sua attività di ricerca, ha condotto esperimenti singolari a Murcia (Spagna) e a Varsavia (Polonia) per analizzare il movimento e le caratteristiche del fumo in spazi chiusi, contribuendo a migliorare la comprensione dei fenomeni legati alla sicurezza antincendio in ambienti confinati.
Da quasi vent’anni risiede a Madrid, dove ha fondato – insieme allo svedese Jimmy Jönsson – la JVVA, un’azienda leader globale nell’ingegneria antincendio avanzata. Tra i progetti più noti firmati dalla JVVA spiccano lo stadio Santiago Bernabéu del Real Madrid, lo stadio Lusail in Qatar, numerose metropolitane (tra cui quelle di Madrid, Lisbona, Riyadh, Lima e Toronto), grandi centri logistici Amazon e importanti aeroporti internazionali.
L’onorificenza che Vigne ha ricevuto rappresenta il massimo livello di riconoscimento professionale all’interno della SFPE ed è riservata a professionisti che si siano distinti per meriti eccezionali nel settore. I Fellow costituiscono meno del 10% dei membri della società, che conta oltre 5.500 iscritti in tutto il mondo. Attualmente, sono appena 345 i professionisti ad aver raggiunto questo traguardo.
Oltre a Vigne, altri nove esperti internazionali hanno ricevuto il titolo: Brian Ashe, Chris Butts, John F. Devlin, Kiyoshi Fukui, Don Hopkins Jr., Charles Joyce, Brian Y. Lattimer, Seth Sienkiewicz e Michael Spearpoint. Oltre alla sua attività professionale, Vigne è membro della giunta direttiva della SFPE Spagna ed è tra i fondatori del capitolo spagnolo dell’associazione.
Il riconoscimento della SFPE non è solo un traguardo personale, ma anche un omaggio all’eccellenza, alla determinazione e alla visione che l’italianità di Gabriele Vigne ha saputo portare in un contesto internazionale altamente competitivo.
(Autore: Simone Masetto
(Foto: per gentile concessione di Gabriele Vigne)
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