Dalla Laguna alle Olimpiadi, Matteo Carretto nuovo Comandante dei Vigili del Fuoco di Belluno

La stretta di mano tra i due comandanti

È nato a Venezia, quella vera, quella dell’acqua alta e delle calli strette, ed è arrivato a prendere posto a Belluno, una provincia riconosciuta come particolarmente impegnativa dal punto di vista degli interventi.  

Se Vicenza viene individuata come area critica l’Altopiano di Asiago, a Belluno la montagna rappresenta la totalità del territorio e il cambiamento climatico rende estremamente impegnativo gestirla. 

L’ingegner Matteo Carretto ha sostituito, ufficialmente a partire da oggi, l’ingegner Antonio Del Gallo al comando dei Vigili del Fuoco di Belluno: l’ha fatto prima di tutto per una sfida personale e(anche se le tempistiche di subentro sono state più tempestive di quanto si aspettasse) si definisce entusiasta di iniziare a lavorare.

Il suo ruolo lo porterà, con una durata di tre anni, a gestire e coordinare anche le operazioni dei Vigili del Fuoco durante le Olimpiadi del 2026 a Cortina.

La sua esperienza è iniziata a Venezia, dove ha operato per vent’anni: successivamente è passato in Friuli-Venezia Giulia prima in Direzione generale e poi come comandante a Pordenone. A Belluno l’ingegner Carretto troverà un numero di distaccamenti volontari superiore a qualsiasi altra provincia (una dozzina) e riguardo a questo aspetto risponde:

I volontari sono un contributo insostituibile: terrò in considerazione anche questo aspetto per rafforzare la gestione delle emergenze nel territorio, così come ritengo prioritario il supporto tecnico del Soccorso Alpino, elemento da attenzionare in un contesto come questo”. 

Il comandante Carretto

Sulla questione della carenza di personale, invece, risponde: “La carenza del personale non si discosta molto dalla situazione di altre province: l’assunzione non è mai diretta ma si tiene a Roma e la provincia di Belluno rimane comunque periferica, di conseguenza chi arriva qui è solitamentedel posto.

Da un certo punto di vista questo è un vantaggio perché significa che il personaleoperativo conosce bene l’ambiente nel quale andrà a lavorare. Il Corpo Nazionale sta ragionando sulla possibilità di una formazione divisa in tre aree a nord in centro e a sud Italia.

Qualche lacrima di commozione anche per l’ingegner Antonio Del Gallo che questa mattina con già l’uniforme del Comando provinciale di Ferrara addosso ha salutato gli 80 uomini presenti, augurando loro un buon Natale e un buon servizio in futuro.

“Sono stati tre anni impegnativi che porterò sempre nel cuore – ha affermato Del Gallo, – è stato un epilogo tragico quello che abbiamo vissuto a novembre ma che non ha intaccato ciò che di positivo ho vissuto a Belluno”.

(Fonte: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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