Scia da quando aveva 10 anni. E neanche il problema che lo ha colpito da poco più di tre anni lo ha fatto smettere: ora sogna le Paralimpiadi.
Si chiama Alessandro Ferrari, ha 20 anni e abita a Feltre. Studia ingegneria industriale a Trento. Quando Alessandro aveva 16 anni è “piombata” nella sua vita senza preavviso una neuropatia che gli ha colpito il nervo ottico.
Alessandro ne parla senza troppi giri di parole: “Si tratta dell’atrofia ottica di Leber, è una malattia degenerativa del nervo ottico caratterizzata da una progressiva e indolore perdita visiva”. Difatti, col passare di non troppi anni, Alessandro è diventato ipovedente.
Ciò però non gli ha impedito di continuare a praticare il suo sport preferito, lo sci alpino. Lo ha raccontato lui stesso al presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin, in una visita ufficiale a Palazzo Piloni venerdì.
“A dire il vero non ho mai smesso di sciare, cogliendo l’occasione di cominciare a fare agonismo nel 2022″ – ha spiegato – Al momento sono seguito da un maestro di sci, Vittorio, che mi guida e mi allena. E ho cominciato a fare gare paralimpiche. Il mio sogno sarebbe partecipare alla Paralimpiadi, come atleta bellunese”.
Per coltivare il suo sogno, Alessandro sta cercando un supporto in grado di finanziare la stagione sportiva. E con il papà Pierluigi, suo primo tifoso, ha già avviato una raccolta fondi per sostenere alcune spese, tra cui i materiali e le trasferte, cercando appoggio anche nelle aziende del territorio.
“Aiutiamo Alessandro a realizzare il suo sogno – dice il presidente della Provincia Padrin, che si è impegnato a raccontare la storia del giovane e a coinvolgere più persone possibile per aiutarlo – La storia di Alessandro ci dice tanto. E ci dà tanto. Perché ci racconta di come lo sport sia il mezzo migliore per abbattere gli ostacoli e regalare emozioni, impegno, vita. In tal senso, le Paralimpiadi possano essere il motore più forte per il nostro territorio per creare inclusione. Per questo mi auguro di vedere a Cortina non solo Alessandro, pronto a scendere in pista, ma anche tantissimi ragazzi, per tifare i nostri campioni e comprendere fino in fondo i valori dello sport paralimpico”.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Provincia di Belluno)
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