Ferrovia del Cadore, riapertura a due velocità: mercoledì tra Longarone e Ponte nelle Alpi, non prima di un mese tra la stazione zoldana e Calalzo

Resta chiusa nella sua interezza la ferrovia del Cadore, colpita nei giorni scorsi da una frana nella sua parte più bassa e dalla scoperta di un problema nei pressi di un ponte ferroviario tra Ospitale e Perarolo di Cadore, ma almeno c’è un orizzonte per la sua riapertura, che avverrà in due distinti step.

Trenitalia ha comunicato questa mattina, sui propri canali ufficiali, che la circolazione dei treni “è sospesa tra Calalzo e Ponte nelle Alpi per lavori straordinari di manutenzione della linea”, per i motivi sopra esposti.

Il programma degli autobus sostitutivi è disponibile sui canali web di Trenitalia, ma ci sono già due date per il ritorno dei convogli su rotaia. La prima: “La riattivazione tra Longarone e Ponte nelle Alpi è prevista dal gestore della rete ferroviaria nazionale per mercoledì 18 gennaio”. In questo segmento si è verificato a metà settimana un movimento franoso che ha portato alla sospensione e sostituzione con bus delle corse tra Belluno e Longarone Zoldo.

Più complesso il discorso della riapertura del segmento Longarone Zoldo – Calalzo Pieve di Cadore Cortina: “La riattivazione tra Calalzo e Longarone è prevista dal gestore della rete ferroviaria nazionale per lunedì 13 febbraio”. Almeno fino a quella data, quindi, “i treni regionali sono cancellati e sostituiti con bus tra Calalzo e Belluno”.

Resta regolare la circolazione dei treni sulla linea Belluno – Conegliano – Venezia, che condivide con la ferrovia del Cadore il breve tratto tra il capoluogo dolomitico e Ponte nelle Alpi Polpet.

In una sua comunicazione ufficiale, oggi, il gestore della linea Rfi ha reso noto che il sopralluogo dei tecnici che hanno riscontrato la necessità dell’intervento straordinario tra Ospitale e Perarolo ha visto anche la partecipazione di un geologo. Tale intervento, afferma Rfi, “per il tratto da Longarone a Calalzo è previsto per il giorno 13 febbraio 2023”. Quest’ultima data appare quindi indicativa per la riapertura della tratta più “cadorina”, ma certamente plausibile vista la portata dell’intervento.

Sull’interruzione straordinaria della Calalzo – Ponte nelle Alpi, già chiusa per alcuni mesi quasi ogni anno per interventi di manutenzione programmata, è intervenuta l’associazione di pendolari e sostenitori del trasporto pubblico locale TreniBelluno: “Come ogni viaggiatore può ben constatare – scrive il gruppo su Facebook – la ferrovia tra Ponte nelle Alpi e Calalzo è un continuo susseguirsi di ponti, gallerie ed altre opere, perlopiù risalenti ad oltre un secolo fa: non deve quindi sorprendere che esse richiedano una manutenzione ingente. Tuttavia, negli ultimi anni e in particolare dal 2014 in poi le chiusure, programmate e non, sono state molto frequenti e prolungate, e anche per il 2023 erano già pianificati 6 mesi complessivi di interruzione. Molti degli interventi effettuati hanno coinvolto proprio ponti e viadotti, alcuni dei quali sono stati oggetto di lavori molto invasivi di risanamento e consolidamento. Sorprende quindi che un problema strutturale della portata di quello emerso nei giorni scorsi sia stato scoperto a linea in esercizio, senza che siano intervenuti eventi sismici o meteorologici eccezionali. Siamo in attesa di conoscere meglio i tempi di intervento, ma vista la natura del problema facciamo fatica ad essere ottimisti. Non possiamo quindi che constatare come la mobilità in Cadore sia costretta a nuovi disagi, tanto più gravi vista la situazione di sistematica congestione delle strade statali 50 e 51 che impatterà inevitabilmente anche sui tempi di percorrenza dei bus sostitutivi. Se certamente i molti lavori degli ultimi anni sono stati utili e necessari, è altrettanto vero che la regolarità e affidabilità del servizio ne hanno patito e ne stanno patendo in misura che risulta ormai difficile da accettare. Oltretutto i lavori infrastrutturali fatti, per quanto vasti, sono serviti essenzialmente a conservare l’esistente, ma non hanno portato sulla Ponte-Calalzo a significativi miglioramenti né in termini di velocità, né di capacità della tratta”.

TreniBelluno auspica quindi “che la circolazione in sicurezza dei treni sia ripristinata quanto prima, che nella pianificazione dei lavori futuri si compia ogni sforzo per limitare al minimo indispensabile i periodi di chiusura al traffico, e che soprattutto si apra una stagione di vero potenziamento per poter finalmente avere un servizio più veloce e frequente”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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