Il pony bianco di una tredicenne sbranato dai lupi a Misurina. “Succede spesso, ma nessuno parla per non spaventare i turisti”

È l’ennesimo episodio di attacco da parte dei lupi ai danni di animali al pascolo in montagna, ma questa volta avvenuto in uno dei luoghi più iconici delle Dolomiti Bellunesi: la piana di Misurina. Un pony di colore bianco è stato sbranato da quelli che, secondo la Polizia provinciale e le guardie veterinarie, sembra essere stato inevitabilmente un branco di grandi predatori.

La carcassa è stata ritrovata ieri all’interno della zona di pascolo di pertinenza di Malga Misurina e segnalata alle autorità dal titolare. Il pony bianco era di proprietà di una tredicenne, particolarmente affezionata all’animale, che l’aveva affidato ai bei pascoli d’alta quota in questo periodo.

Nonostante a Misurina non si sia parlato spesso di questo tema, non si tratterebbe in realtà di un caso isolato: altre testimonianze riportano predazioni di lupi anche in numero significativo, anche di tre esemplari per volta. Quasi sempre si tratta di pony o vitelli, bestie più piccole e facili da isolare dagli altri e abbattere, forse per loro più facili rispetto alla selvaggina che sono soliti cacciare. I titolari delle malghe, anche per loro stessa ammissione, tenderebbero a non lamentare questi avvenimenti durante la stagione estiva, in modo da non spaventare i turisti. “Nessuno dice niente perché i turisti hanno paura – conferma il titolare di Malga Misurina – Ma io li ho visti spesso, anche di giorno e ormai questa cosa dei lupi è fuori controllo”.

“Anche se si è assicurati, il risarcimento che si riceve non copre il valore affettivo degli animali – continua il titolare di Malga Misurina – Se per un pony ti danno cinquecento euro non cambia nulla, perché per me quell’animale può non avere alcun prezzo. A noi, titolari di attività in montagna, dicono di comprare un pastore maremmano che protegga le bestie dai lupi, ma se poi questi maremmani, che hanno un carattere non sempre stabile, azzannano qualcuno che entra nella proprietà?”.

“Se il numero di attacchi da parte del lupo aumenterà è probabile che vi saranno meno richieste di far pascolare i propri animali a Misurina e in altre località del Cadore: c’è chi, specialmente dall’Alto Adige, ha iniziato a evitare di portare in alpeggio i vitelli, in quanto corrono il rischio di perderli. Ma cosa possiamo fare noi? Fare recinti di tre metri? Non possiamo abbandonare la montagna?”.

(Foto: Malga Maraia).
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