Sorgerà nel polo scolastico di Longarone, non lontano dalla Fiera, in via del Parco, la nuova scuola “Bambini del Vajont”, una struttura di 4.330 metri quadri che ospiterà i 154 studenti delle elementari, attualmente posizionati nella scuola in centro, e i 128 delle medie, nel vecchio edificio di via del Parco.
Il progetto, stilato dallo studio Saico Ingegneria, in collaborazione con AMA e con l’architetto Giona Carlotto, vale ben otto milioni di euro e si è classificato primo nella classifica del PNRR, anche grazie a un’analisi di vulnerabilità sismica realizzata dall’amministrazione prima della pubblicazione del bando.
La pianta della futura scuola, caratterizzata da un ampio parco verde centrale, rispetterà l’architettura delle strutture vicine e sarà frammentata in tre sezioni: la palestra, lo spazio dedicato alla mensa, oltre alle aule e agli uffici.
Benché sia stata progettata considerando l’attuale tendenza demografica (pari a circa 25-27 nuovi nati all’anno), la scuola è stata pensata per essere modulare e consentire di adeguarsi anche a eventuali esigenze del futuro, oltre ad avere chiaramente un basso impatto ambientale grazie all’impianto fotovoltaico sul tetto. Le aule e i corridoi, disposti lungo la circonferenza, consentiranno agli studenti e agli insegnanti un’ampia vista nel parco.
Secondo le direttive del PNRR, l’attuale scuola media in via del Parco dovrà essere demolita, quindi i ragazzi che attualmente occupano quella sede verranno trasferiti negli istituti di Castellavazzo. I 154 alunni delle elementari frequenteranno invece le lezioni alla scuola materna A. Lauro finché non sarà pronto il nuovo edificio.
Come ha spiegato il sindaco Roberto Padrin, l’alternativa alla demolizione e alla costruzione di un’altra scuola, ovvero la ristrutturazione dei due edifici scolastici, sarebbe venuta a costare circa 12 milioni di euro. Sarà la prossima amministrazione a decidere cosa sarà dello spazio della vecchia scuola demolita: tra le proposte, ci potrebbe essere una nuova biblioteca.
“A Longarone abbiamo delle scuole molto grandi, contrapposte a un numero di bambini che occupa meno della metà dello spazio a disposizione – ha commentato la giunta al completo -. L’attuale sede della scuola “Bambini del Vajont” è stata tra le prime opere realizzate da Costantino Dardi dopo il disastro del Vajont e, per questo, abbiamo recentemente ricevuto la comunicazione che è stata posta dal Ministero sotto vincolo paesaggistico. Questo significa che il futuro di questo sito sarà sfidante: abbiamo tuttavia già affidato ai professionisti uno studio di fattibilità”.
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